Ennesimo caso di violenza sulle donne. I carabinieri della compagnia di Giarre hanno arrestato l'altra sera, in flagranza di reato, un uomo di 55 anni incensurato, di cui non sono state rese note le generalità per motivi di privacy, per aggressione, sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia. L'uomo, originario di Santa Venerina in provincia di Catania, è stato accusato di avere vessato, condizionato psicologicamente e picchiato la compagna di 27 anni, riducendola in uno stato di schiavitù tanto da renderla mentalmente non lucida.

La schiavitù

La violenta aggressione è avvenuta la sera del 4 giugno, in un appartamento situato a ridosso del paese di Santa Venerina, in provincia di Catania. Il presunto colpevole, un sedicente santone di 55 anni, famoso per essere un guaritore che prestava la sua attività a domicilio presso tutta la provincia Etnea, aveva selvaggiamente picchiato la sua compagna, una donna di 27 anni che da circa sei mesi vessava con violenze psicologiche inaudite. La poverina, sin dall'inizio della loro relazione, senza capire nulla aveva cominciato ad essere presa di mira dal convivente in maniera pesante, ogni giorno l'uomo, che millantava poteri soprannaturali e prometteva miracoli alle persone, la maltrattava e la soggiogava con il suo atteggiamento prevaricante e violento.

il falso guaritore l'aveva resa quasi schiava e succube della sua personalità negativa e aveva indotto in lei un atteggiamento di totale sudditanza. La vittima, per questo motivo, aveva anche avuto un tracollo emotivo e psichico, tanto che nel marzo scorso il Tribunale dei minori di Catania, giudicandola incapace e inadatta al ruolo di educatrice, le aveva strappato la figlioletta di 5 anni avuta da una precedente relazione e l'aveva affidata alle cure amorevoli dei nonni materni.

L'aggressione

Una convivenza fatta di stenti e di continue paure che ieri notte è sfociata anche in una terribile colluttazione. Il "falso taumaturgo", infatti, ha brutalmente malmenato la sua convivente e l'ha sequestrata dentro casa al termine di torture e sevizie terribili. L'ha presa a pedate e poi le ha dato numerosi pugni, infine l'ha rinchiusa fuori dal balcone all'addiaccio.

Ma la donna, ferita e stanca dei continui orrori, ha cominciato ad urlare richiamando l'attenzione dei suoi vicini di casa, che hanno chiamato i carabinieri della locale stazione del paesino.

L'arresto

I carabinieri di Santa Venerina, con la collaborazione dei colleghi di Zafferana Etnea, sono giunti immediatamente sul posto e hanno bloccato il trasgressore, liberando la donna dalla furia cieca del compagno. La giovane donna è stata trasportata d'urgenza presso l'ospedale di Acireale e medicata dai sanitari del nosocomio. Gli specialisti della struttura sanitaria l'hanno curata per un grave trauma distorsivo rachide cervicale e per numerose ferite lacerocontuse alla parte superiore del braccio sinistro.

Lesioni guaribili entro 15 giorni. I militari dell'arma hanno arrestato il 55 enne per aggressione, sequestro di persona e maltrattamenti e lo hanno tradotto presso la casa circondariale di Piazza Lanza. La vittima, dopo essere stata dimessa dall'ospedale, ha potuto ricongiungersi alla sua bimba in casa dei suoi genitori che l'hanno accolta con tanto affetto.