Ennesimo caso di concussione nella sanità: i carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, hanno arrestato una donna medico di 64 anni originaria di Salerno, di cui non sono state rese note le generalità per motivi di privacy. La donna, nella sua funzione di chirurgo, è stata accusata di avere chiesto del denaro per falsificare una perizia medica che serviva al riconoscimento dell'invalidità presso l'Inps di una donna di 90 anni portatrice di handicap. I militari dell'Arma hanno fermato la presunta colpevole in flagranza di reato.

La richiesta di denaro è stata fatta all'avvocato della paziente

Il reato di concussione è stato commesso qualche giorno fa, nel paese di Nocera Inferiore, un grosso agglomerato urbano in prossimità della provincia salernitana. L'indagata, una nota specialista nell'ambito della medicina e della chirurgia, era stata nominata dal tribunale del grosso centro campano perito tecnico per il riconoscimento alla 90enne dell'invalidità civile presso l'Inps, durante un procedimento giudiziario in suo favore. Dopo avere esaminato la paziente, la dottoressa aveva espresso un parere negativo sulle pretese della richiedente: di ciò aveva informato anche il legale della novantenne, prospettando però una soluzione alternativa all'esito.

La donna infatti aveva chiesto la somma di mille euro per cambiare la risultanza della perizia sulle condizioni di salute dell'inferma, in modo da farle ottenere il risultato agognato. Ma l'avvocato della persona interessata non aveva accettato le pretese della malfattrice e aveva segnalato l'accaduto ai carabinieri presso la stazione di Sant'Antonio Abate, un paesino nei pressi di Napoli.

La denuncia e la trappola dei carabinieri

Le indagini sull'accaduto sono iniziate immediatamente a seguito della denuncia presentata dall'avvocato della donna, originaria anche lei di Nocera Inferiore. I militari dell'Arma hanno subito organizzato una trappola per prendere la donna in flagranza di reato. Con uno stratagemma, al quale ha ovviamente aderito anche il difensore della vittima, hanno fatto credere alla specialista che la donna avesse ceduto al ricatto, così durante il secondo incontro avvenuto tra le due parti hanno bloccato la malvivente mentre intascava la somma di 500 euro.

I carabinieri della compagnia di Castellammare, in collaborazione con quelli della stazione di Sant'Antonio Abate, hanno così arrestato la donna in flagranza di reato per concussione e l'hanno messa a disposizione dell'autorità giudiziaria. Infine gli inquirenti hanno restituito il denaro alla legittima proprietaria.