I carabinieri della stazione di Casavatore in provincia di Napoli hanno arrestato ieri due giovani di 22 e 25 anni, originari di Melito, di cui non sono state rese note le generalità per motivi di privacy, per tentato omicidio aggravato. L'ordine di misura cautelare in carcere è stato eseguito per ordine della Procura nord del capoluogo partenopeo, al termine di accurate indagini. I due presunti assassini sono stati accusati di avere teso un'imboscata ad un trentaseienne all'interno di un negozio, situato in una delle province della città metropolitana campana, e di avere prima preso a botte la vittima e poi di averlo accoltellato al petto e in faccia per motivi di gelosia.

Il tentato omicidio

L'efferato episodio di violenza è avvenuto il 17 novembre scorso, all'interno di un esercizio commerciale situato in località Casavatore, in provincia di Napoli. Due uomini erano penetrati all'interno di un negozio e avevano cominciato a percuotere un trentaseienne che si trovava da solo nel locale, forse per motivi di gelosia. Da prima avevano iniziato a sferrare calci e pugni al malcapitato, poi uno di loro aveva estratto un coltello e insieme avevano accoltellato l'uomo con fendenti che lo ha avevano colpito sul torace e in faccia. Infine avevano abbandonato esanime a terra il moribondo, all'uscita del negozio, sotto gli occhi attoniti del gestore ed erano fuggiti via. Il negoziante poi aveva chiamato istantaneamente i sanitari del 118 che avevano trasportato d'urgenza il trentaseienne presso l'ospedale San Giovanni Bosco di Napoli.

L'uomo con profonde ferite ad alcuni organi interni e alla faccia era stato sottoposto immediatamente ad intervento chirurgico. Ma le sue condizioni di salute permanevano gravissime.

Le indagini dei carabinieri

Dopo l'efferato episodio, i carabinieri di Casavatore hanno aperto un'inchiesta sul tentato omicidio. Dopo mesi di indagini, nei quali i militari dell'Arma hanno visionato le immagini di videosorveglianza acquisite che hanno ripreso i due indagati all'interno del locale, raccolto le dichiarazioni rese dalle persone informate dei fatti, e reperito materiale fotografico inerente.

Gli uomini della Benemerita hanno potuto così delineare un chiaro quadro indiziario a carico dei sospettati. Per questa ragione, al termine dell'inchiesta e per ordine della Procura di Napoli i due presunti assassini sono stati arrestati per tentato omicidio volontario, aggravato dal movente passionale e sono stati tradotti presso il carcere più vicino in attesa di giudizio.