Nuova incriminazione nei confronti dell'ex produttore cinematografico Harvey Weinstein, per il quale si crea adesso una concreta possibilità di finire dietro le sbarre per il resto dei suoi giorni. Oltre alle due precedenti accuse per stupro, le quali avevano già portato l'ex produttore in tribunale, adesso si aggiunge anche una terza. Una donna ha dichiarato che il produttore newyorkese la costrinse a compiere un atto sessuale contro la sua volontà. L'episodio risalirebbe al 2006, e in caso di colpevolezza, Weinstein rischia seriamente di essere condannato al carcere a vita.
È stato il procuratore del distretto di Manhattan in persona, Cyrus Vance a dare la notizia del rinvio a giudizio del cofondatore di Miramax, il quale adesso sta scontando il periodo di detenzione agli arresti domiciliari, dopo aver pagato la cauzione di oltre 1 milione di dollari. Il gran giurì ha ufficialmente incriminato Harvey Weinstein per alcune delle più gravi violazioni delle leggi dello stato di New York. L'ex produttore cinematrografico è stato accusato di aver costretto una donna, la quale non ha voluto far conoscere la sua identità, a compiere un atto di sesso orale.
Harvey Weinstein ha replicato tramite il suo legale, Ben Brafman, il quale ha dichiarato che il suo cliente si è esplicitamente espresso 'estraneo al fatto', dichiarando che il rapporto era stato del tutto consenziente.
Il 9 luglio Weinstein sarà nuovamente in tribunale, e secondo quanto dichiarato dal suo avvocato, il produttore 'si aspetta di esser completamente scagionato'.
Le altre due accuse per stupro risalgono ad eventi del 2004 e del 2013
L'ex attrice Lucia Evans, dichiarò che nel 2004 Harvey Weinstein la costrinse a praticare del sesso orale, all'interno del suo ufficio.
La seconda delle presunte vittime, la quale ha preferito far rimanere la propria identità segreta, accusò Harvey Weinstein di stupro, dichiarando che nel 2013 fu costretta dal produttore, il quale l'avrebbe poi violentata dentro una camera d'albergo.
La dichiarazione di non colpevolezza durante il processo di martedì 5 giugno
Durante il processo svoltosi il 5 giugno, Weinstein è apparso nell'aula mostrandosi fisicamente molto provato. L'uomo è giunto in tribunale con un lento passo zoppicante ed il volto quasi di color giallo. Quando il magistrato ha chiesto ad Harvey Weinstein come si dichiarasse riguardo alle accuse, il produttore ha risposto con tono deciso, seppur un po' basso, 'non colpevole'.