Era intento ad effettuare lavori di natura elettrica su un'impalcatura, quando ha avvertito un forte dolore alla schiena con fuoriuscita di sangue. Trasportato subito in ospedale si è scoperto che la causa era dovuta ad un colpo di arma da fuoco.
La difesa dello sparatore: 'Volevo colpire un piccione'
E’ la disavventura capitata a Cassola nel vicentino, ad un operaio di origine capoverdiana, centrato da un colpo di carabina, partito da un terrazzo a pochi metri di distanza dal cantiere dove stava lavorando. Le indagini dei carabinieri hanno portato ad individuare l’autore del gesto, un 40enne di origini argentine, che deteneva, nella sua abitazione, una carabina, destinata alla libera vendita, e alcune munizioni, in particolare pallini di piombo.
Interrogato dai militari, l’uomo si è difeso dichiarando che voleva sparare ad un piccione, e che solo per errore ha colpito l’operaio. Per lui è scattata la denuncia per lesioni personali aggravate ed esplosioni pericolose. Per il momento è stato escluso il movente razzista. L’operaio se la caverà con una prognosi di 7 giorni e una lesione sulla regione lombare.
Diversi casi di immigrati feriti nell’ultimo mese e mezzo
Il ferimento di Vicenza si aggiunge ad una serie di episodi spiacevoli che hanno visto vittime alcuni immigrati. Nell’ultimo mese e mezzo, da Nord a Sud, si sono registrati episodi di intolleranza razziale a cominciare dalla sparatoria dell’11 giugno di Caserta, quando alcuni uomini a bordo di una Panda hanno ferito a colpi di pallini un malese mentre inneggiavano a Matteo Salvini, almeno secondo le dichiarazioni della vittima.
Nove giorni dopo, episodio analogo a Napoli, vittima un cuoco del Mali colpito all’addome da un piombino sparato da una auto in corsa. Due gli episodi avvenuti a Forlì nel giro di quattro giorni, con vittime una donna nigeriana ferita ad un piede, e un ivoriano bersagliato mentre era in bici.
Ferimenti anche nel Lazio. L’11 luglio due nigeriani, mentre aspettano l’autobus, erano stati colpiti da alcuni colpi esplosi da un auto di passaggio e il 17 luglio resta ferita una bimba rom di 13 mesi, da un proiettile sparato da un uomo, che dal suo terrazzo stava provando la sua arma.
Sull’episodio di Vicenza, e sugli altri simili, è intervenuto su twitter il deputato del PD, Emanuele Fiano, che invita i leader politici a pesare le proprie parole, per evitare che il loro cercare consensi, possa invece creare un clima di intolleranza verso gli stranieri.
I leader di governo dovrebbero conoscere il peso delle parole ma cercano solo consenso. #Macerata, #Forli, #Caserta, adesso #Vicenza, la vicenda della bimba #Rom da chiarire.
— Emanuele Fiano (@emanuelefiano) 27 luglio 2018
Non sono più casi #Noindifferenza https://t.co/SbLKQDDRt8