Dieci arresti in Calabria per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti come eroina e marijuana a Taurianova, in provincia di Reggio Calabria. L’operazione denominata “Alba Rosa” ha preso il via poco prima delle prime luci del mattino e si è conclusa nel volgere di poche ore. Al termine si contano dieci misure cautelari, tutte a a carico di altrettante persone accusate di “spaccio di stupefacenti, ma anche tentata rapina, ricettazione, detenzione e porto illegale di arma da taglio”, hanno chiarito i responsabili della Polizia di Stato.

Due anni di indagini

“Alba Rosa” è stata coordinata dalla Procura di Palmi. Quattro dei dieci sono finiti ai domiciliari, due sono in carcere e altre quattro hanno ricevuto la notifica del provvedimento direttamente in cella perché già detenuti per altre cause. Il provvedimento è il risultato di due anni di indagini effettuate dagli investigatori del commissariato di Taurianova. I militari, che si sono coordinati con la squadra mobile di Reggio Calabria e Prato, oltre che con i commissariati di Gioia Tauro, Palmi, Polistena, e i reparti prevenzione crimine Calabria, hanno eseguito migliaia di intercettazioni di ogni genere, telefoniche e ambientali, oltre a pedinamenti e appostamenti.

Tentata rapina nel 2016

La Procura di Palmi ha iniziato ad indagare il 29 agosto del 2016, immediatamente dopo una rapina non riuscita alla banca Monte dei Paschi di Siena, filiale di Taurianova. Per prima cosa, i poliziotti hanno individuato alcune delle vetture utilizzate da alcuni complici dei rapinatori per arrivare sul luogo della rapina.

Successivamente sono stati individuati i proprietari, che sono tre degli arrestati di questa mattina. Ma si è ritenuto di non agire subito. Si è preferito mandare avanti l’indagine per arrivare a ricomporre tutto il gruppo, menti incluse. La scelta ha pagato.

Varie attività criminali

Più passavano i mesi e più gli inquirenti scoprivano che le persone messe sotto indagine, in concorso con altre di Rosarno e dei centri confinanti, erano impegnate in varie attività criminali, in particolare quella relativa allo spaccio di stupefacenti.

Nel corso dell’indagine i poliziotti sono riusciti a sequestrare oltre un chilo di eroina e circa cinquanta chili di marijuana. Nel periodo in cui erano sotto indagine, i destinatari delle misure cautelari mantenevano contatti con soggetti residenti nel nord Italia e in Puglia. Spesso gli interlocutori erano albanesi e si contrattava l’acquisto e la consegna di partite di droga. Ecco da dove nasce il nome dell’operazione “Alba Rosa”.

Dieci gli arrestati

Ma chi sono gli arrestati? Le misure cautelari sono state notificate a: Luciano Ascone, classe 1971, di Cinquefrondi (Reggio Calabria), agli arresti domiciliari e già detenuto; Raffaele Cambria, classe 1991 di Rosarno (Reggio Calabria) agli arresti domiciliari; Angelo D’Agostino, classe 1982, di Rosarno (Reggio Calabria) finito in carcere; Francesco Fiumara, classe 1991 di Rosarno (Reggio Calabria) agli arresti domiciliari; Giuseppe Lucà, classe 1988, agli arresti domiciliari; Vllasi Mitrushi (alias Orest), classe 1985, notifica in carcere perché già detenuto; Benito Palaia, classe 1979, di Rosarno (Reggio Calabria) agli arresti domiciliari; Francesco Papasidero, classe 1980, di Rosarno (Reggio Calabria) finito in carcere; Salvatore Pepè, classe 1985, di Rosarno (Reggio Calabria) notifica in carcere perché già detenuto; Fabio Scarfò, classe 1991, di Candidoni (Reggio Calabria) notifica in carcere perché già detenuto.