Oggi, 12 luglio 2018 la pornodiva Stormy Daniels, finita nel mirino dello scandalo dopo aver confessato di essere stata pagata 130 mila dollari per tenere segreta la sua possibile relazione con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, è stata dichiarata in arresto a Columbus, in Ohio. A denunciare l'accaduto, è stato il suo avvocato, parlando di "motivi politici". La donna si stava esibendo al Sirens (noto locale della movida notturna americana) quando avrebbe dato la possibilità ad un cliente di toccarla: una norma dello stato, come ha precisato l'avvocato della Daniels Michael Avenatti che proibisce di toccare una persona svestita o semisvestita almeno che non sia un parente.

L'avvocato Michael Avenatti: 'Lotteremo contro tutte queste finte accuse'

Dopo l'arresto di Stormy Daniels, il suo avvocato Michael Avenatti ha dichiarato apertamente: "E' un provvedimento che ha motivi politici e puzza di costernazione. Lotteremo contro tutte queste finte accuse. Stanno riservando risorse per l'applicazione della norma a operazioni come questa?". Avenatti ha dichiarato in un altro post su Twitter di sperare che la sua assistita sia "a breve" rilasciata su cauzione e imputata di palpeggiamento. "Protesteremo con irruenza contro tutte queste accuse" ha concluso il legale.

Stormy Daniels e la denuncia a Donald Trump e al suo ex avvocato Michael Cohen

Stephanie Clifford, in arte Stormy Daniels ha querelato Donald Trump e il suo ex legale personale Michael Cohen per la cancellazione dell'accordo di silenzio del 2016, che le vieta di parlare dell'incontro avuto nel 2006 con l'attuale presidente degli Stati Uniti.

Alcuni periodi prima delle elezioni presidenziali di due anni fa, Cohen offrì 130 mila dollari alla Daniels in cambio di tacere. La pornodiva spera che il contratto sia annullato in quanto illegalmente valido, dato che il presidente Trump non lo ha mai siglato di persona. Il presidente ha negato "la questione" tramite i responsabili della White House, malgrado che Cohen abbia confessato di aver pagato 130 mila dollari alla Daniels nell'ambito del patto.

Originariamente ha affermato di aver usato il suo denaro per pagare e non aver mai ricevuto un rimborso da Trump. Il leader americano, che inizialmente aveva affermato di essere estraneo alla faccenda del pagamento, ha invece inseguito confermato di aver rimborsato il suo ex avvocato.