Continua a riservare nuovi colpi di scena la drammatica vicenda della nave Diciotti della Guardia Costiera italiana, ancora bloccata nel porto di Catania con circa 150 migranti a bordo. Il vertice di 12 Paesi dell’Ue, convocato appositamente, si è risolto con un nulla di fatto e con il governo italiano guidato da Giuseppe Conte che minaccia di “trarre le conseguenze” dall’ennesimo diniego europeo all’accoglienza dei profughi. Intanto, a bordo della Diciotti, si è concluso lo sciopero della fame iniziato ieri. Ma la vera novità sono le dichiarazioni rilasciate dal comandante dell’imbarcazione, Massimo Kothmeir, al giornalista de La Verità Francesco Piobbichi.
Secondo Kothmeir, infatti, sulla Diciotti non ci sarebbe alcuna emergenza sanitaria, come invece comunicato da alcune Ong che operano a bordo e da diversi esponenti politici.
Massimo Kothmeir: ‘Non c’è emergenza sanitaria a bordo’
Dunque, contrariamente a quanto emerso nelle ultime ore sulla situazione a bordo, secondo il capitano di fregata, Massimo Kothmeir, non ci sarebbe alcuna emergenza sanitaria tra i migranti ospitati a bordo della nave Diciotti. Una smentita della versione propagandata da Ong e alcuni politici, secondo i quali i profughi sarebbero “debilitati” e presenterebbero addirittura “ferite da lager”. Kothmeir parla di condizioni sanitarie “più che soddisfacenti” e di controlli risultati “positivi”.
Smentita seccamente anche la fake news sul fatto che a bordo ci siano dei bambini, visto che tutti i minori sono stati già fatti sbarcare quando la Diciotti si trovava al largo di Lampedusa.
Nessuno ‘scheletrino’ sulla Diciotti
Kothmeir ci tiene anche a precisare che i minori già sbarcati non sarebbero degli “scheletrini”, come invece denunciato dalla Ong Terre des Hommes, ma la loro eccessiva magrezza sarebbe giustificata dal fatto che i migranti presenti sulla nave Diciotti sono per la maggior parte di “origine eritrea” e, quindi, strutturalmente molto magri.
Inoltre, aggiunge il capitano, dal momento che i profughi sono saliti a bordo, è stato praticato un “protocollo nutrizionale” che prevede la “somministrazione di tre o quattro pasti al giorno”.
Nessun sequestro di persona
Altro punto cruciale del caso Diciotti è la possibile accusa di sequestro di persona formulabile contro l’equipaggio del pattugliatore e, soprattutto, contro il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e gli uomini del suo staff.
Massimo Kothmeir dichiara che, a suo modo di vedere, i migranti avrebbero compreso che non si tratti di un sequestro, ma che questa lunga fase di stallo dipenda esclusivamente da una “situazione Politica di tipo internazionale”. Da parte sua, comunque, l’equipaggio della Diciotti non si sente una Ong, e i frequenti episodi di salvataggio di migranti in cui è stato coinvolto in questi ultimi mesi sarebbero solo “un caso”.