La catastrofe si è materializzata intorno alle 11,37. Il ponte autostradale Morandi (A10), sul torrente Polcevera, è collassato mentre su Genova si stava abbattendo un violento nubifragio. Il bilancio provvisorio è di venti morti accertati (tra questi un bambino) con vigili del fuoco e soccorsi che stanno lavorando per verificare se ci siano altre persone sotto le macerie. Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, non ha escluso che il bilancio finale possa essere ancora più tragico. Quasi tutte le vittime sono state ritrovate nei mezzi schiacciati dalle macerie.
In conferenza stampa il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha precisato che i feriti sono sedici di cui sette in codice rosso. Quattro le persone estratte vive durante le delicate operazioni di soccorso. Il ponte di ‘Brooklyn’, come è stato ribattezzato, è una dei principali snodi autostradali del Bel Paese in quanto collega genova a Savona e Ventimiglia oltre che al Ponente cittadino. Secondo le prime ricostruzione al momento del crollo viaggiavano almeno una trentina di auto ed alcuni tir. Il bilancio poteva essere ancora più grave visto che le campate del viadotto hanno investito la ferrovia sottostante ed alcune capannoni sottostanti (“Vuoti al momento del disastro”). Sono state immediatamente evacuate, a scopo precauzionale, decine di appartamenti ubicati nei pressi della parte di struttura che non ha ceduto.
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— Polizia di Stato (@poliziadistato) 14 agosto 2018
'Sembrava l'apocalisse, vivo per miracolo'
Uno dei superstiti ha raccontato, intervenendo a Sky Tg24, di essere vivo per miracolo.
“Sono andato giù con l’auto e neanche io so come abbia fatto a non essere schiacciato dalle macerie. Sembrava di assistere ad una scenda da film, un apocalisse” - ha spiegato Davide Capello, vigile del fuoco di origini sarde ma residente a Savona. Quest’ultimo ha riferito che l’autostrada era abbastanza trafficata e che l’ultimo ricordo che ha dell’accaduto è relativo al momento del crollo del ponte.
Numerose le testimonianze social accompagnate da immagini e video agghiaccianti del viadotto collassato. La Polizia di Stato ha diffuso sul profilo social il filmato del momento del cedimento. Smentita dagli esperti la notizia che quanto accaduto sia stato determinato da un fulmine. “Non ci risultano siano caduti fulmini in zona” – ha precisato Luca Ferraris, presidente della Fondazione Cima. Duro il commento del ministro per le Infrastrutture Danilo Toninelli: “Il mio Ministero è pronto a costituirsi parte civile qualora vengano accertate delle responsabilità. Per il ponte erano stati stanziati venti milioni di euro per la manutenzione straordinaria ma ora bisognerà verificare se quella ordinaria è stata fatta in maniera efficace”.
#Genova uno sguardo dalla finestra di casa..nessuna parola. pic.twitter.com/fQUqQM573W
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Erano stati stanziati 20 milioni per il ponte Morandi
Il ministro ha annunciato che partiranno quanto prima accurate verifiche anche su altri ponti, viadotti e galleria della penisola. “Non siamo contro le grandi opere ma solo contro quelle inutili”. In una nota la società Autostrade per l’Italia ha chiarito che sulla struttura erano in corso lavori di consolidamento della soletta del viadotto. “Nulla lasciava presagire quello che è accaduto. Il ponte, inaugurato nel 1967, era stato oggetto di una relazione dell'Anas in cui si parlava di un intenso degrado del viadotto in quanto sottoposta ad ingenti sollecitazioni.
Da rilevare che procuratore capo di Genova ha riferito che sarà aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio plurimo.
#Genova #14ago 14:30, prosegue l’intervento di soccorso, 200 #vigilidelfuoco impegnati nelle operazioni pic.twitter.com/cOKLlRAnSK
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