I migranti della nave Diciotti sbarcheranno tutti. Si sblocca finalmente al porto di Catania una lunga querelle densa di polemiche e caratterizzata anche dall'intervento della magistratura. Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, risulta infatti indagato dalla Procura di Agrigento per sequestro di persona, arresto illegale ed abuso d'ufficio. Nel corso della giornata erano già state sbarcate per motivi sanitari 13 persone delle 150 rimaste a bordo della Diciotti, dopo che nei giorni scorsi avevano già toccato il suolo italiano 29 minori non accompagnati.

Importante, nell'ambito della decisione presa dal capo del Viminale, l'intervento della Chiesa confermato dalla Conferenza Episcopale Italiana che accoglierà parte dei cittadini stranieri, ma anche di Albania ed Irlanda che si sono resi disponibili ad accoglierne una ventina a testa.

'Tagliamo i finanziamenti ad un ente inutile'

In verità l'annuncio di Salvini è arrivato abbastanza a sorpresa. Dopo aver duramente commentato nel corso di un comizio a Pinzolo la notizia dell'indagine a suo carico ("è una vergogna", ha detto il leader del Carroccio), ha reso nota la sua decisione di far sbarcare tutti i migranti. "La prossima nave, però, può fare marcia indietro e tornare, mi possono indagare per questo, ma abbiamo raggiunto ogni limite".

Poi l'assalto frontale nei confronti dell'Unione Europea. "Dobbiamo ridiscutere i milardi che l'Italia manda a Bruxelles, credo sia il momento di tagliare i finanziamenti ad un ente inutile".

L'intervento dell'Albania e dell'Irlanda

Particolarmente significativo l'intervento del ministro degli esteri albanese, Ditmir Bushati, che in un tweet ha dichiarato la disponibilità del suo governo ad accogliere una ventina di migranti della Diciotti.

"Noi siamo qui, sull'altra riva del mare - ha scritto - dove una volta eravamo noi quelli che soffrivano nel mezzo del mare aspettando che l'Europa si svegliasse. L'Italia ci ha salvati ed oggi siamo pronti a dare una mano". Una decisione sottolineata in un altro tweet da Enzo Moavero Milanesi, ministro degli esteri del governo Conte che ha definito la decisione di Tirana "un segnale di solidarietà ed amicizia molto apprezzato dall'Italia".

Poi è arrivato anche il tweet del capo della diplomazia irlandese. "Io e Charlie Flanagan (ministro della giustizia del governo di Dublino, ndr) abbiamo concordato che il nostro Paese accetterà 20-25 migranti della Diciotti", ha scritto il ministro degli esteri d'Irlanda, Simon Coveney.

L'indagine a carico di Salvini

Qualche ora prima, la Procura di Agrigento aveva iscritto il nome di Matteo Salvini e del capo di gabinetto del ministro nel registro degli indagati. I reati contestati, come già anticipato, sono sequestro di persona, arresto illegale ed abuso d'ufficio. Contestazioni che, però, non possono essere oggetto della magistratura ordinaria trattandosi nello specifico di un ministro nell'esercizio delle sue funzioni.

Il fascicolo, pertanto, verrà trasmesso alla Procura di Palermo per il successivo passaggio al tribunale dei ministri. La procedura è prevista nell'ambito della Legge Costituzionale 16/1/89 nr. 1. Il caso sarà pertanto sottoposto ad un giudice collegiale specializzato in materia. Ogni valutazione negativa delle condotte sarà sottoposta all'autorizzazione della Camera dei deputati. La decisione della Procura agrigentina è giunta dopo aver ascoltato il capo ed il vice capo del dipartimento per le Libertà Civili, Gerarda Pantalone e Bruno Corda. Un'audizione durata tre ore al termine della quale è scattata l'iscrizione nel registro degli indagati di Salvini.