A meno di ventiquattro ore dall’omicidio di Cosimo D’Aleo, ammazzato a colpi di pistola dal suo vicino di casa Pietro Billitteri a Palermo dopo una discussione nata per il fumo generato da una grigliata di carne, un'altra lite tra condomini si è trasformata in tragedia. Infatti la 44enne Filomena Cataldi è stata barbaramente picchiata e uccisa da un uomo che abita al piano di sopra nella sua palazzina a San Polo di Torrile, nella bassa parmense.

Il responsabile dell’assassinio, un 36enne di nazionalità cinese, è stato fermato dai carabinieri che l’hanno subito portato in caserma per interrogarlo.

Il delitto sarebbe stato compiuto intorno alle 17:30 in via Romagnoli - nella periferia del paese - nella palazzina in cui risiedevano entrambi.

Non si conoscono ancora i motivi delle lite che ha portato all’omicidio

La ricostruzione dei fatti è ancora molto frammentaria. Tra la vittima e il suo assassino sarebbe improvvisamente scoppiato un forte diverbio per ragioni che al momento non sono state individuate. Il vicino, che risiedeva al piano di sopra, sarebbe sceso di corsa per entrare nell’appartamento di Filomena e l’avrebbe picchiata selvaggiamente colpendola a più riprese alla testa e sul corpo. Durante questa violenta aggressione l’assassino avrebbe strangolato la sua vittima e, non ancora soddisfatto, l’avrebbe accoltellata alla gola.

Una volta sfogata la sua furia omicida l’uomo non sarebbe scappato ma avrebbe chiamato lui stesso il 112 per denunciare quanto accaduto e consegnarsi alle forze dell’ordine dopo aver confessato tutto. Secondo quanto riferito dai vicini, nonostante il carattere irascibile del ricercato, non ci sarebbero mai state tensioni tra il cinese e Filomena Cataldi.

L’assassino e la vittima non avevano mai litigato in passato

Eppure all’interno del condominio in molti erano al corrente del temperamento aggressivo dell’omicida che era stato visto in passato mentre si comportava in modo molto violento con la moglie. Anche altri vicini di casa hanno sperimentato nei mesi scorsi il brutto carattere dell’uomo.

A quanto pare un residente si era pure deciso a traslocare pur di non ritrovarsi ad avere qualcosa a che fare con quell’inquilino così aggressivo.

Tuttavia nessuno ha mai segnalato il cittadino cinese alle forze dell’ordine né tantomeno ci sono state in passato denunce contro di lui. Inoltre nessuno dei condomini ascoltati dai carabinieri ha riferito di eventuali litigi tra l'irrequieto trentaseienne e la vittima. Quest'ultima era molto conosciuta in paese anche per il suo lavoro in una vicina azienda di prodotti gastronomici .

Gli inquirenti quindi stanno tentando di recuperare elementi utili a risalire al movente di un delitto così feroce.