Un pomeriggio come tanti altri si è trasformato in un incubo per i bagnanti che ieri affollavano la spiaggia di Marina di Nicotera, in provincia di Vibo Valentia. Erano da poco passate le 15:30, così come si apprende dall'agenzia Ansa, quando un uomo, non meglio identificato, ha sparato diversi colpi di arma da fuoco all'indirizzo di Francesco Timpano, di 43 anni. Inutili i soccorsi alla vittima dell'agguato.
Omicidio in piena spiaggia: killer a volto scoperto
Il luogo del fatto di cronaca è la spiaggia del camping "Il Gabbiano". Sul posto sono giunti immediatamente i Carabinieri della stazione di Tropea, che hanno eseguito i rilievi del caso.
Secondo una prima ricostruzione effettuata dai militari, l'uomo, che aveva precedenti penali per droga, sarebbe stato raggiunto da un primo colpo di pistola all'interno del camping. Il killer, che ha agito a volto scoperto, avrebbe sparato un altro colpo quando la vittima era in spiaggia, gremita in quel momento di bagnanti. I militari sperano che le telecamere del lido abbiano ripreso qualcosa in modo da risalire all'autore dell'omicidio. La stessa dinamica dei fatti è ancora da accertare con precisione. La vittima avrebbe fatto solamente in tempo ad accorgersi di quello che stava per accadergli. Una esecuzione fredda e spietata, davanti a tantissima gente. L'episodio di ieri pomeriggio potrebbe essere collegato ad un altro fatto di sangue avvenuto nel maggio scorso che interessò alcuni parenti del Timpano.
Probabile collegamento con un altro episodio
Secondo le prime ipotesi dei militari, i fatti di ieri pomeriggio potrebbero essere collegati ad un episodio analogo verificatosi sempre in zona nel maggio scorso. Di quest'ultimo fu protagonista Pantaleone Timpano, fratello della vittima dell'agguato di ieri, che fu ferito gravemente da Francesco Olivieri in un raid omicida avvenuto proprio tra Nicotera e Limbadi, sempre nel vibonese.
In quella circostanza, rimasero uccise due persone: Giuseppina Mollese, di 80 anni, e Michele Valerioti, di 67 anni. Secondo quanto riportato da Repubblica, lo stesso Olivieri esplose in un'altra circostanza diversi colpi di fucile contro l'auto di Vincenzo Timpano, fratello di Pantaleone e Francesco. Alla base dell'omicidio di Marina di Nicotera, ci sarebbe quindi un regolamento di conti: sempre l'Olivieri aveva infatti promesso vendetta contro alcune persone che egli riteneva responsabili dell'omicidio di suo fratello.