Con l’aumento del consumo di sigarette tra i giovani e i conseguenti problemi di Salute ad esso legato, qualche tempo fa, si era pensato e messo in pratica un piano di produzione che ha visto la nascita delle famose Sigarette elettroniche. La FDA (Food & Drug Administration) ha denunciato il boom di utilizzo di sigarette elettroniche, soprattutto tra i giovani, e minaccia sanzioni e provvedimenti a chiunque ne favorisca il consumo. Dopo varie ricerche e inchieste, sono venute a galla numerose violazioni che porteranno all’emissione di circa 130 multe che vanno dai 279 dollari agli 11.000.

Qual è il pericolo reale

L’inchiesta ha portato alla scoperta che oltre due milioni di ragazzini delle scuole medie utilizzerebbero regolarmente le famose e-cigarettes. Il commissario della FDA, Dr. Scott Gottlieb, ha sottolineato la pericolosità di questi dati, soprattutto in quanto, a quell’età, il cervello degli adolescenti è ancora in fase di sviluppo e le conseguenze potrebbero essere catastrofiche nel lungo periodo. Il rischio potrebbe essere quello della creazione consentita di un’intera generazione dipendente dalla nicotina. Non solo, il consumo non controllato delle sigarette elettroniche, porterebbe ugualmente a tumori e problemi cardiaci, oltre a danni alla pelle e ad organi interni.

I produttori accusati

La violazione maggiore, in effetti, riguarderebbe proprio la vendita illegale di e-cigarettes a minori. I produttori nel mirino della FDA sembrerebbero, per il momento, solo cinque tra i più famosi: Vuse, Blu, JUUL, MarkTen XL e Logic; distributori che, in realtà, controllerebbero il 97% del mercato. Soltanto la JUUL, in effetti, terrebbe in scacco il 72% del mercato.

La Food & Drug Administration ha chiesto, dunque, alle aziende produttrici di redigere un piano di mercato che preveda reali limiti alla vendita delle sigarette elettroniche ai minori, da inviare alla FDA entro 60 giorni, pena il ritiro dei prodotti. Il pericolo più grande tra tutti consisterebbe, soprattutto, nella vendita dei prodotti on-line; vendita che, in effetti, non garantirebbe a pieno il controllo sulle richieste e la salvaguardia di giovani adolescenti.

Ragazzini sempre più piccoli e sempre più legati al consumo di fumo (ma anche di alcool). Le e-cigarettes, in effetti, avrebbero dovuto rappresentare un metodo per smettere di fumare tra gli adulti e non un incentivo al fumo per i giovani.