Senza sosta proseguono le ricerche di Manuel Careddu, il 18enne di Macomer (Nuoro) scomparso lo scorso 11 settembre ad Abbasanta (Oristano). Questo sarebbe stato il luogo dell'ultimo avvistamento del giovane, che secondo indiscrezioni sarebbe stato vittima di una trappola. Si indaga per omicidio e, mentre si attendono ulteriori sviluppi dalle operazioni di ricerca del corpo, sono stati effettuati degli arresti di persone sospettate. Le attenzioni delle forze dell'ordine si sono condensate nel lago Omodeo, in un'area compresa tra Abbasanta e il comune di Ghilarza.

Cinque arrestati, tra loro una 17enne; smentito il ritrovamento del cadavere

Come detto, nel frattempo sono scattate le manette per 5 persone sospettate di aver avuto un ruolo nel presunto delitto. Secondo il quotidiano La Nuova Sardegna gli arrestati sarebbero tutti giovanissimi: tre 20enni di Ghilarza e due minorenni. Tra loro anche una ragazza di 17 anni originaria di Macomer e residente ad Abbasanta. Dunque per gli investigatori Manuel Careddu potrebbe essere stato ucciso, addirittura il giorno stesso della scomparsa, con un piano architettato nei minimi dettagli.

Secondo quanto emerso, con tutte le riserve del caso dovute alla fluidità delle indagini in corso, il 18enne potrebbe essere stato attirato in una trappola mortale.

Un agguato, forse, tessuto a tavolino. Sullo sfondo si staglierebbe l'ipotesi di un presunto debito, su cui ancora non ci sono conferme. Ancora nebuloso anche il contesto in cui sarebbe maturata la presunta azione omicidiaria. Non sarebbe escluso lo spaccio di droga.

E nelle concitate ore del pomeriggio del 10 ottobre, a un mese esatto dalla sparizione di Manuel Careddu, era anche trapelata la notizia del ritrovamento del corpo.

Si è detto fosse stato seppellito in una campagna tra Abbasanta e Ghilarza, notizia poi smentita dal perdurare delle ricerche. La famiglia si è chiusa nell'assoluto silenzio, ma è palpabile la frenesia che preannuncia una svolta.

L'intercettazione ambientale

Il 18enne sarebbe stato ucciso per un debito di poche centinaia di euro.

Avrebbe avuto appuntamento con i ragazzi arrestati, che si sarebbero trasformati nei suoi assassini. Un delitto, se confermato, che sarebbe tra i più efferati della recente cronaca. Sembrerebbe chiara la pista seguita dagli inquirenti, che sarebbero arrivati al gruppo di presunti killer grazie a una intercettazione ambientale: il padre di uno degli arrestati sarebbe stato sotto controllo nell'ambito di un'altra inchiesta e sarebbe subentrata così la scoperta di contenuti inequivocabili inerenti al caso Careddu.

In conferenza stampa il procuratore di Oristano, Ezio Domenico Basso, ha dato la dimensione dei reati che sarebbero contestati ai cinque ragazzi arrestati: omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. Sembra sempre più concreta l'ipotesi di un delitto premeditato.