Lo storico Gran Caffè Gambrinus, in via Chiaia, è uno dei caffè più rinomati ed esclusivi di Napoli: in tale locale, dal 1860 (anno della sua fondazione) si può gustare, in stanze arredate secondo il gusto Liberty, il miglior caffè della città.

Qualche giorno fa, però, il locale è stato protagonista di un episodio piuttosto spiacevole: un addetto al ricevimento, ha impedito l'accesso alla sala da the ad una non vedente accompagnata dal suo cane guida (munito tra l'altro di museruola e tenuto al guinzaglio). La polizia municipale ha dunque sanzionato i titolari del caffè con una multa di quasi 850 euro.

La notizia, riportata dalla stampa locale, è stata ripresa da numerose testate nazionali.

'Mi dispiace, ma non può entrare'

Nei giorni scorsi, una signora non vedente, accompagnata ovviamente dal suo cane guida, ha deciso di recarsi al Gran Caffè Gambrinus per regalarsi una pausa speciale. Sulla soglia della sala the, però, è stata fermata: "Mi dispiace - si è sentita dire - ma non può entrare con il cane". L'animale, tra l'altro, era tenuto al guinzaglio ed indossava la regolare museruola.

La donna ha fatto presente l'accaduto alle forze dell'ordine e gli agenti della Polizia Municipale di Napoli hanno provveduto a redarre il verbale specificando che .le misure adottate dallo storico locale hanno contravvenuto al regolamento che norma il comportamento degli animali accompagnatori di disabili.

La multa ammonta a 833 euro.

E' stato uno spiacevole equivoco

La vicenda ha creato non poco imbarazzo al Gran Caffè Gambrinus. E, in merito alla questione è intervenuto Michele Sergio, un portavoce della famiglia che, da decenni ormai, detiene il locale di via Chiaia . "E' stato uno spiacevole equivoco - ha spiegato - mio zio non si è accorto subito che la signora era ipovedente e, quando ha capito di aver commesso un errore, ha invitato nuovamente la cliente a rientrare.

La donna, però, non ne ha voluto sapere e ha preferito rivolgersi ai vigili".

Sergio ha poi precisato che alcune sale sono accessibili ai cani, mentre altre (come quella da the) no. Poi ha aggiunto" Siamo sempre disponibili verso tutti, soprattutto nei confronti delle persone disabili. La nostra famiglia, infatti, sostiene attivamente diverse iniziative nel sociale". Poi ha concluso: "Stiamo valutando un ricorso, ma soprattutto siamo più che disponibili ad incontrare la signora - magari di fronte ad un bel caffè - per scusarci del malinteso".