Leonid Shchebel, un uomo di Klincy, nella Russia sud-occidentale, ha difeso un'anziana donna (88 anni) aggredita da un giovane che la stava massacrando senza un apparente motivo. Ma Leonid, che passava per caso nella strada dove stava avvenendo l'aggressione, non si è tirato indietro dall'intervenire, spingendo a terra l'aggressore e prendendolo poi a calci in faccia. Probabilmente una difesa un po' troppo violenta da parte dell'uomo, che per tale motivo è stato multato dalla polizia locale, la quale ha punito i modi troppo brutali usati da Leonid per difendere l'anziana di 88 anni.

Leonid corso in difesa dell'anziana

Come detto, l'accaduto è avvenuto nella città di Klincy, in Russia, ed i protagonisti della vicenda sono un'anziana di 88 anni (Klara), un aggressore di 32 anni e il signor Leonid Shchebel. Per aver cercato di difendere la donna dall'aggressione - ribadiamo, in modo forse troppo violento - l'uomo è stato condannato a pagare una multa di cinquemila rubli (poco più di 67 euro) per aver, secondo quanto detto dalla polizia, turbato l'ordine pubblico.

Scendendo nel dettaglio della vicenda, pare che l'aguzzino avrebbe aggredito la donna di 88 anni pensando che questa fosse un'intrusa nel complesso residenziale nel quale viveva, dunque per una sorta di errore, che non giustifica chiaramente l'accaduto.

Come rivela Metro.co.uk, l'anziana avrebbe riportato la frattura di due costole, un braccio slogato, un trauma cranico e diversi graffi oltre ad escoriazioni ai denti. Successivamente all'accaduto, però, il 32enne aggressore aveva denunciato Leonid per il pestaggio subito, nonostante questo avesse precisato che si trattasse di un modo per difendere la donna, la signora Klara S.

Leonid beffato: dovrà pagare una multa

Stando alla ricostruzione dei media locali, la polizia avrebbe condannato Leonid Shchebel al pagamento di una multa di cinquemila rubli ma deciso di perseguire penalmente il giovane autore dell'aggressione nei riguardi della signora Klara, l'anziana di 88 anni presa a botte evidentemente per sbaglio.

Una decisione, quella della multa, non andata ovviamente giù a Leonild, beffato dalla legge.

Nonostante ciò, Leonid ha avuto modo di rivelare alla stampa che non si è assolutamente pentito di essere intervenuto nel corso dell'aggressione perché, secondo il suo parere, logicamente, una vita umana vale di più di una semplice multa, in questo caso anche abbastanza 'economica'. Si attendono gli sviluppi per capire cosa decideranno i giudici in merito alla condanna per l'aggressore.