Non è bastato il divieto di avvicinarsi all'abitazione familiare imposto dal Giudice appena quattro giorni fa. Gianfranco Zani, un artigiano di 52 anni, abitante a Sabbioneta, in provincia di Mantova, è stato fermato dai carabinieri mentre era in fuga con la sua auto dopo aver dato fuoco all'abitazione familiare. In questa, forse a sua insaputa, era presente il piccolo Marco Zani, di soli 11 anni che sarebbe rimasto bloccato dalle fiamme nella sua cameretta. Vani sono stati i tentativi di salvarlo. Infatti, nonostante il pronto intervento dei Vigili del fuoco e degli operatori del 118, il piccolo sarebbe stato portato fuori dall'incendio appiccato dal padre già con un arresto cardiaco in corso.
Gli operatori sanitari sarebbero riusciti a rianimare il piccolo solo temporaneamente. Ma nonostante sia stato trasportato immediatamente all'Ospedale di Oglio Po sarebbe deceduto poco dopo.
La ricostruzione della tragedia
Secondo le prime informazioni che trapelano dal riserbo degli inquirenti, tra Gianfranco Zani e la moglie, originaria dell'Europa dell'Est, i rapporti erano molto tesi. Infatti, come accennato era stato emesso nei confronti dell'imbianchino di Sabbioneta un provvedimento restrittivo da parte del Gip di Mantova. Nel primo pomeriggio la donna sarebbe uscita per accompagnare il figlio più grande, di 17 anni, all'oratorio. Mentre Marco Zani sarebbe rimasto nella sua camera da letto a riposare.
Secondo gli inquirenti, Gianfranco Zani si sarebbe appostato non lontano dall'abitazione familiare per spiare i movimenti della moglie. E appena questa è uscita con i due figli sarebbe entrato in casa e avrebbe dato fuoco ad alcuni mobili. Sarebbe ancora da chiarire se Zani sapesse della presenza del figlio undicenne in casa o meno.
L'epilogo della vicenda
A dare l'allarme sarebbe stata proprio la donna, che mentre tornava a casa, verso le 17 di giovedi 22 novembre avrebbe incrociato il marito che veniva dalla direzione opposta su un furgone. Costui riconoscendola avrebbe anche tentato di farla uscire di strada speronandola. La donna, colta da un tragico presentimento, si sarebbe affrettata a tornare a casa per poi vederla in fiamme.
Sarebbe, comunque riuscita a portare fuori il bambino più piccolo, ma non sarebbe riuscita a raggiungere la stanza di Marco che è stato portato fuori dai Vigili del fuoco. Per lui non c'è stato nulla da fare.
Gianfranco Zani sarebbe stato fermato poco dopo da una pattuglia dei carabinieri e trasportato nella caserma di Casalmaggiore, sempre in provincia di Mantova. Ora si trova a disposizione dell'autorità giudiziaria. Sul caso indaga la Procura di Mantova, competente per territorio, mentre la convalida del fermo dell'artigiano sarà effettuata dalla Procura di Cremona.