Il prete non le concede di essere madrina ad un battesimo perché lesbica. La denuncia arriva da Jessica, una ragazza omosessuale sposata con una donna con rito cattolico ecumenico. Accade in un paese della Sardegna chiamato Carbonia, dove si è verificato un vero e proprio atto discriminatorio nei confronti delle due donne (e per esteso a tutte le persone omosessuali). Anche la moglie di Jessica, Michela, ha raccontato la vicenda. Ora si sono messe nelle mani di un avvocato per poter incontrare il vescovo e chiarire la faccenda.
Non è riuscita a fare da madrina perché lesbica, succede a Carbonia (Sardegna)
E' accaduto un episodio assurdo, che nel 2018 suscita un vero e proprio scalpore. Un prete di una chiesa in Sardegna avrebbe impedito ad una donna di 34 anni, Jessica Vargiolu, di fare da madrina ad un battesimo. La motivazione sarebbe da ricercare nel fatto che la donna è dichiaratamente omosessuale e sposata con una donna con rito cattolico ecumenico. Questo episodio però non ha fatto altro che rimarcare la presenza di una forte componente discriminatoria da parte della Chiesa nei confronti degli omosessuali. La donna si è poi giustamente sfogata sui social network, raccontando quanto avvenuto ed aggiungendo di essere profondamente indignata per quanto accaduto.
"Sono delusa da questo mondo e da questa categoria chiamata uomini" si sfoga la donna al culmine della rabbia e della delusione, che aggiunge di volere prendere seri provvedimenti affiancata da un avvocato, il quale potrebbe organizzare un incontro con il vescovo. La moglie Michela ha poi raccontato quanto accaduto. La compagna è uscita dalla chiesa, l'ha raggiunta ed è scoppiata a piangere, in preda alla rabbia e all'umiliazione.
Infine, ha raccontato ogni cosa alla consorte.
Il rito cattolico ecumenico prevede il matrimonio fra gay
La donna protagonista di questa assurda vicenda è sposata con una donna secondo il rito cattolico ecumenico dell'Arcigay di Napoli. Un rito riconosciuto come legittimo ma che purtroppo non ha fermato il prete di questa chiesa della Sardegna dall'impedire di concedere il nullaosta a Jessica, rendendosi così colpevole di un atto discriminatorio.
Il cattolicesimo ecumenico è parallelo al ramo cattolico, con una gerarchia a parte che celebra anche matrimoni omosessuali. Questa situazione aggraverebbe ancora di più la posizione del prete, dal momento che il riconoscimento del matrimonio fra le due donne è anche religioso. "L'amore è uno, Dio è uno" precisa la donna.