La vita del pendolare non è mai facile. Sono centinaia di migliaia le persone che, ogni giorno in Italia, sono costrette a imbarcarsi su mezzi propri o pubblici per coprire le distanze che separano il proprio domicilio dall'indirizzo del luogo di lavoro, della scuola o dell'università che frequentano. Quello dei trasporti è un business importante, ma anche e soprattutto un tema che, in sede di campagna elettorale, diventa molto caldo e viene utilizzato per acquisire consensi. Al momento l'intenzione di Movimento Cinque Stelle e Lega è quello di migliorare le cose, ma il loro compito non sarà facile alla luce di quella che è la situazione di aziende che non riescono a offrire un servizio pari a quello che l'utenza si attende.
Il ruolo di Trenord per i pendolari
Tra le aziende che garantiscono il diritto alla mobilità dei cittadini c'è sicuramente Trenord.
L'azienda ferroviaria pur rappresentando un pilastro nel sistema che mobilita i flussi di persone, ha qualche neo. Tra questi c'è sicuramente la linea Cremona-Milano che, recentemente, è stata dichiarata da Legambiente la peggiore della Lombardia. Cosa si indichi con peggiore, però, lo racconta il video di uno studente - Lorenzo Ziliani - che, attraverso un video di sette minuti, ha voluto riassumere cosa significhi fare la vita da studente pendolare che quotidianamente deve fare i conti con la necessità di spostarsi per diversi chilometri. Un "video denuncia", quello pubblicato sul suo profilo Facebook, che in pochi giorni ha raccolto centinaia di condivisioni da parte di altri utenti che si sono rivisti in un documento che racconta in maniera scanzonata e divertente i piccoli drammi (anche se non è la parola giusta) con cui si è costretti a convivere viaggiando a bordo di Trenord.
L'esperienza di Lorenzo
"Amici, a voi il riassunto del mio primo anno da pendolare". La didascalia del video la dice lunga su quello che è l'obiettivo che si è fissato Lorenzo Ziliani che ha immortalato attimi che oggi strappano un sorriso grazie ai sottotesti utilizzati nel corso del video, ma che sul momento non devono aver fatto piacere.
A partire dalle "soste in mezzo al nulla, quelle belle" che mettono in evidenza le volte in cui i treni si sono fermati e non nelle stazioni di destinazione. Si parla dei ritardi (a volte oltre l'ora) che nascono per guasti a treni che, se non è quello su cui si è a bordo, è quello precedente. Per non parlare dei giorni in cui - racconta attraverso le immagini - non funziona l'aria condizionata, le notti in cui non funziona l'impianto di illuminazione e via andando. Nel video non mancano i riferimenti a compagni di viaggio non molto rispettosi, ma per quello Trenord può farci davvero ben poco.
Ecco il video: