Come si sa il vulcano Etna si è svegliato proprio dalla Vigilia di Natale, ed è tornato a dare spettacolo. Alcuni disagi per la sua attività eruttiva si sono avuti a Catania, dove lo scalo aeroportuale è rimasto parzialmente chiuso a causa del fumo e delle ceneri sparse in aria. A poche ore di distanza, non molto lontano, nelle isole Eolie, all'attività del vulcano nei pressi di Catania, ha risposto il vulcano di Stromboli, situato sull'omonima isola tirrenica. Per i vulcanologi tale situazione è giustificabile con il "collegamento" che esisterebbe tra le due strutture naturali.
Gli esperti: l'eruzione di Stromboli collegata a quella dell'Etna
A Catania e dintorni continua ancora la scia di piccole scosse sismiche, provocate dalla lava che risale nel cratere, e che quindi spacca le rocce sottostanti. Per gli esperti questa contemporaneità delle eruzioni è dovuta ad un fatto molto semplice, infatti le due strutture sarebbero in un certo senso collegate. L'attività stromboliana, molto simile a quella dell'Etna, non sarebbe quindi altro che una risposta di Stromboli alla stessa. Per questioni di sicurezza la Protezione Civile ha innalzato il livello di allerta, che è passata da "verde" a "gialla". Ricordiamo che le eruzioni sia dell'Etna che di Stromboli, seppur molto violente a volte, sono comunque controllabili, in quanto si tratta di vulcani detti di tipo "stromboliano".
In queste strutture infatti la lava risale velocemente il cratere, ma a differenza dei vulcani "esplosivi", come il Vesuvio, quest'ultima una volta fuori dal vulcano, come un fiume, scava un suo solco nella roccia e scorre lungo i fianchi della struttura naturale. Questo permette alle Autorità di monitorare anche il percorso del magma, e di evacuare per tempo eventuali zone abitate che si trovano nei dintorni.
Monitoraggio costante dei due vulcani
I due giganti sono costantemente monitorati quindi. Certo colpisce che ben 3 vulcani, in tutto il mondo, nel giro di tre giorni, si siano improvvisamente risvegliati proprio sotto le feste di Natale. Come si ricorderà infatti negli scorsi giorni il vulcano Krakatoa, tornato improvvisamente in attività, in Indonesia, ha provocato uno tsunami di 20 metri che ha travolto ogni cosa sulla costa: lo stesso è situato tra le isole di Giava e Sumatra.
Questo pericolo è comunque scongiurato da noi. Comunità scientifica e operatori della sicurezza rimangono in stretto contatto e si scambiano informazioni. Nelle prossime ore ci dovrebbero essere ulteriori aggiornamenti.