Un arresto destinato a fare clamore è avvenuto questa mattina a Lecce su disposizione della Procura di Potenza: a finire in manette è stato il sostituto procuratore della Repubblica del capoluogo salentino Emilio Arnesano. E' finito sotto indagine insieme ad altre cinque persone, ma su di lui pendono accuse che, se saranno confermate, sono davvero pesanti.

Al magistrato viene contestato di aver sfruttato la sua posizione per ottenere in cambio favori di vario genere, incluse le prestazioni sessuali. Oltre al dottor Arnesano, è finito in carcere il dirigente dell'Asl di Lecce Carlo Siciliano, mentre sono stati posti agli arresti domiciliari il direttore generale della stessa struttura sanitaria Ottavio Narducci, altri due suoi dirigenti sottoposti e l'Avvocato salentino Benedetta Martina.

Un'indagine nata con il dissequestro della piscina di uno dei dirigenti Asl

Al centro dell'indagine la contestazione al sostituto procuratore di aver 'aggiustato' alcune sentenze agli altri indagati in cambio di favori, sia materiali che, in alcuni casi, di natura sessuale. Tutto sarebbe nato dal dissequestro di una piscina a favore del dirigente Asl Giorgio Trianni con successiva richiesta di archiviazione.

La sentenza, secondo l'accusa della procura di Potenza sarebbe stata 'aggiustata' con un 'mercimonio' tra i due. Da questa vicenda sarebbero poi emersi molte altri casi con protagonista il magistrato in carico alla Procura di Lecce. Al centro sempre favori e regalie di ogni genere.

Dalle battute di caccia ai rapporti sessuali con l'avvocato

Dalle indagini sarebbe emerso che il sostituto procuratore avrebbe garantito l'esito giudiziario a loro favore anche agli altri alti dirigenti indagati ed arrestati, sempre con le stesse modalità di ricompensa. Si va da interventi medici agevolati, passando per soggiorni gratuiti con annesse battute di caccia, all'acquisto di una barca a prezzi agevolati decisamente sotto la quota di mercato.

Differenti invece le accuse inerenti al rapporto con l'Avvocato Benedetta Martina. Le accuse per entrambi sono pesantissime. In sostanza il pm Arnesano sarebbe accusato di aver letteralmente pilotato le sentenze nelle quali erano coinvolti gli assistiti della legale in cambio di ripetute prestazioni di carattere sessuale.

La legale non sarebbe però l'unica: al togato verrebbe contestato anche un rapporto con un'altra sua collega, in cambio di un suo intervento presso il presidente del collegio di disciplina dell'Ordine degli Avvocati di Lecce per aiutarla a risolvere un provvedimento a suo carico.