Un'altra giovane donna è stata ritrovata morta, questa mattina, in una località sciistica del medio Atlante (nella parte centro settentrionale del Marocco). La notizia, diffusa dal sito del canale tv M2, riporta alla mente l'uccisione di due giovani turiste scandinave avvenuta solo qualche giorno fa nella stessa zona. Secondo quanto riportato dalla stampa, però, gli inquirenti, stavolta, propenderebbero per un delitto di natura passionale.

Il brutale omicidio

Nella mattinata di venerdì 28 dicembre, ad una novantina di km a sud di Fès, è stato rinvenuto il corpo senza vita di una giovane donna.

Il ritrovamento è avvenuto aa Wad Ifran nei pressi di Azrou, cittadina non lontano dalla più nota Ifrane (frequentato centro turistico invernale della provincia di Fès-Meknès denominato la "Piccola Svizzera"). Al momento, non sono state rese note le sue generalità: si sa, solamente, che si tratta di una ventiquattrenne, probabilmente di origine marocchina. La ragazza, ritrovata decapita, è divorziata e sarebbe proprietaria di un piccolo allevamento di bestiame sui monti del Medio Atlante.

Secondo la Polizia Marocchina, dietro il brutale omicidio, ci sarebbero motivazioni di carattere passionale. Gli inquirenti, infatti, avrebbero già identificato il presunto assassino: un pastore trentenne del posto con il quale la giovane intratteneva una travagliata relazione amorosa (finita, negli scorsi mesi, anche di fronte ai giudici).

L'uomo ha fatto perdere le sue tracce e gli agenti lo stanno cercando in tutta la regione.

L'omicidio delle due turiste scandinave

Nella stessa zona, nella notte tra il 16 ed il 17 dicembre, erano state trovate morte due giovani turiste scandinave: la danese Louisa Vesterager Jespersen, 24 anni, e la norvegese Maren Ueland, 28 anni.

Le due amiche, appassionate di Viaggi, erano giunte in Marocco ad inizio dicembre per una vacanza e sono state ritrovate nei pressi del villaggio turistico di Imlil e di Chamharouch (nota destinazione a 2300 m sul livello del mare, particolarmente amata da escursionisti e amanti dello sci alpinismo).

Gli inquirenti, dopo qualche giorno d'indagine, hanno mostrato un video dell'omicidio e hanno spiegato che le due ragazze potevano ritenersi vittime di un "atto di terrorismo".

Boubker Sabik, portavoce dell’agenzia per la sicurezza nazionale del Marocco, nei giorni scorsi ha annunciato che la polizia - che non ha ancora chiuso il caso - ha arrestato 19 persone (molte delle quali vicine all'ISIS).