Una vicenda tanto inconsueta quanto inquietante si è verificata in Messico e riguarda purtroppo, ancora una volta, la morte di una giovane donna. La vittima si chiama Amanda Gill, una quarantunenne britannica deceduta mentre era in viaggio nel paese sudamericano. Fin qui, a parte il dramma del suo decesso, sarebbe tutto normale, se non fosse che una volta morta, è stata deprivata dei suoi organi e al rientro a casa, secondo quanto riferisce il quotidiano Il Messaggero, era priva di occhi, cuore e cervello. È stata la madre della vittima a parlare di sua figlia definendola 'completamente vuota' al momento del rientro a casa.

Un corpo completamente saccheggiato dai trafficanti di organi presenti in America Latina, incuranti del grande dolore che avrebbero potuto procurare alla famiglia della defunta.

Muore durante un viaggio all'estero, i trafficanti le rubano i suoi organi: il dolore della madre della vittima

Secondo quanto si apprende dal quotidiano in questione, la madre ha spiegato come questi uomini abbiano rubato praticamente tutti gli organi dentro di lei e che la stessa cosa accaduta ad Amanda, questo episodio potrebbe succedere anche a tante altre persone. Secondo l'ospedale de Cos di Città del Messico, però, la salma della donna è stata consegnata alle forze dell'ordine in un sacchetto sigillato, con tutti i suoi organi completamente intatti.

La donna sarebbe deceduta all'interno della struttura sanitaria a seguito di alcune complicanze legate al diabete. In Sud America si è parlato invece di congestione viscerale, ma nel paese di provenienza della donna si nutrono non pochi dubbi a riguardo.

21.000 pazienti attendono un trapianto in Messico

Proprio per questa ragione, i familiari della quarantunenne vogliono arrivare a tutti i costi alla verità, non solo per quanto riguarda la causa che l'ha portata al decesso, ma anche su ciò che le è stato fatto una volta morta.

C'è da dire che in Messico, il commercio di organi in maniera illegale è molto diffuso, a volte purtroppo anche con l'aiuto di alcuni medici corrotti, che fanno da tramite con i trafficanti d'organi. Tutto questo, infatti, avverrebbe all'interno degli ospedali. Il trapianto d'organi sul posto è una pratica per la quale difficilmente viene data l'autorizzazione in quanto in base alla loro religione rappresenta un grande ostacolo, tant'è vero che più di ventuno mila pazienti nel paese attendono un trapianto nel tentativo di riavere una vita normale.