Il primo aprile dello scorso anno i Casamonica fecero un raid all'interno del Roxy Bar, un locale in zona Romanina (via Barzilai): aggredirono sia il titolare romeno che una giovane donna disabile che intervenì in difesa del barista. Per quel pestaggio furono condannati in quattro, tre della famiglia Casamonica e Enrico Di Silvio.

Antonio Casamonica ha definito un gioco l'aggressione alla disabile

Antonio Casamonica è stato accusato di lesioni e violenza privata, aggravata dal metodo mafioso. Alfredo e Vincenzo Di Silvio insieme a Enrico Di Silvio hanno accettato il rito abbreviato e sono stati condannati dai 3 ai 4 anni di carcere.

"Ho visto Di Silvio che aggrediva quella donna e ho cercato di separarli. Io non meno le donne" ha dichiarato Antonio Casamonica, durante la deposizione davanti il giudice. "Mi trovavo per caso in quel bar, ci andavo quasi tutti i giorni. Io e Alfredo non siamo amici, siamo conoscenti perché abitiamo vicino". La lite, che ha scatenato poi l'aggressione, è scoppiata dopo che Antonio Casamonica si è lamentato sul servizio del titolare romeno. Una donna disabile, sentite le motivazioni del Casamonica, è intervenuta in difesa del connazionale. A quel punto l'imputato le avrebbe detto a muso duro: "Sei rumena pure tu" sfilandole gli occhiali che portava indosso. "Sono un giocherellone, stavo sfottendo il barista" ha detto al giudice il Casamonica, "Le ho tolto gli occhiali per giocare, era sola in un giorno di festa".

Quel "gioco" però è finito molto male, subito dopo il Casamonica è intervenuto Di Silvio che si è sfilato la cinta e ha cominciato a prendere la donna a cinghiate.

Il clan dei Casamonica si sta decimando, ieri sono state arrestate 4 persone della famiglia rom insieme a uno dei boss: l'accusa è traffico internazionale di cocaina.

I nomi sono ancora top secret, l'operazione portata a termine dalla Dda di Roma si chiama "Brasile Low Cost", per le relazioni con i narcos sudamericani.

Debora Cerreoni ex moglie del boss Massimiliano

Antonio Casamonica ha dichiarato che lui non picchia le donne, ma il trattamento loro riservato anche all'interno della loro famiglia non è certo un esempio.

Debora Cerreoni, la prima e unica pentita del clan Casamonica, ha raccontato le violenze e le ingiustizie che sopportava in casa. "Mio marito mi gonfiava di botte anche durante le visite in carcere...aveva sempre una cravatta di diamanti" ha raccontato la donna, "Mi controllavano a vista, pensino al bagno dovevo tenere la porta aperta".