Servono almeno altre 24 ore per poter raggiungere il piccolo Julen Rossello, il bimbo di 2 anni e mezzo caduto 8 giorni fa, in un pozzo nei pressi di Malaga. Lo ha dichiarato alla stampa Ángel García Vidal, (ingegnere responsabile dei soccorsi e rappresentante del Colegio de Ingenieros de Caminos di Málaga): L'esperto ha spiegato che, i lavori di perforazione, hanno subito pesanti rallentamenti. I soccorritori lavorano senza sosta dal pomeriggio di domenica 13 gennaio. Le speranze di salvare il bimbo sono ridotte al lumicino, ma tutti aspettano un miracolo.

Ancora 24 ore

Le operazioni di salvataggio continuano a ritmi serrati. Nessuno a Totalán - piccolo centro rurale del sud della Spagna - cede alla stanchezza e alle tante difficoltà riscontrate. La perforazione, mediante l'imponente Mait 260, di un pozzo parallelo a quella naturale è cominciata sabato ma è stata pesantemente ritardata dalla natura rocciosa del terreno. Le autorità hanno spiegato che la trivella utilizzata per creare un corridoio parallelo ha colpito una roccia.

Le ultime notizie arrivate dalla Spagna, sono a dir poco scoraggianti. Alle 15 di oggi, lunedì 21 gennaio, mancavano ancora 7 metri da scavare nel condotto parallelo al pozzo in cui si trova Julen. Per realizzare il collegamento tra le due gallerie, dunque, serviranno più di 24 ore.

Le squadre di soccorso sperano di trovare il bimbo ad una profondità di 60 metri, ma non ne sono assolutamente certi. Il bambino, infatti non è stato localizzato ed i tecnici hanno ipotizzano che si possa trovare in quel punto perché hanno ritrovato terra e rocce che si sarebbe trascinato dietro durante la caduta.

Corsa contro il tempo

Julen è caduto nel pozzo, profondo quasi 110 metri, domenica scorsa. Il padre del piccolo, José Rosello, ha raccontato di aver visto il figlioletto cadere. E, sabato, il quotidiano il Mundo ha pubblicato una foto del bambino scattata proprio qualche ore prima della tragedia: quel giorno indossava una tutina rossa e scarpe da ginnastica.

"Quel buco - ha spiegato l'uomo - non era coperto perché qualche giorno prima erano stati fatti dei lavori".

Il ragazzino, durante questi 8 giorni, non ha mai dato segni di vita, ma i soccorritori hanno trovato dei capelli (che, secondo l'esame del dna apparterebbero a Julen).

Dei 60 metri da scavare, per ora, ne sono stati terminati solo 52. Quando si sarà raggiunto il livello in cui si trova il bambino serviranno almeno 9 ore per mettere in sicurezza il condotto parallelo. Poi, scatterà la fase finale che impegnerà le squadre di soccorso per circa 24 ore: i minatori si caleranno con un ascensore - una speciale capsula progettato per trasportare due persone - e provvederanno a scavare, a mano, il collegamento con il pozzo.