“Finalmente era felice”. Le amiche, sconvolte dalla tragedia, non hanno dubbi: Olga Ukhova, di 41 anni, era riuscita a ricostruirsi una vita, dopo il divorzio da Dmitrij Golubtsov, l’ex marito. Ora aveva un nuovo compagno: insieme aspettavano una bambina. Infatti era ormai entrata nell’ottavo mese di gravidanza, quando ha deciso di tornare un’ultima volta nella casa in cui aveva vissuto la precedente relazione: doveva sistemare le ultime pendenze, qualche bolletta ancora da pagare per poter così chiudere per sempre quella storia. Ma non aveva fatto i conti con la furia dell’ex, che non aveva mai accettato né l’abbandono né quella creatura che la moglie era prossima a dare alla luce: così ha messo in pratica una vendetta davvero crudele, uccidendo la donna con la piccola che portava nel grembo, prima di togliersi la vita.

La crudele vendetta nei confronti della ex

La trappola è stata messa a segno nella vecchia abitazione della coppia, presso il distretto di Sheksninsky, nella regione di Vologda, in Russia. Non appena i due si sono incontrati, Dmitrij ha subito colpito alla testa la sua ex con violenza inaudita, per tramortirla; poi ha iniziato a sparare a bruciapelo, mirando prima al volto e poi alla pancia della donna, per essere sicuro di togliere la vita anche a quella povera creatura che doveva ancora nascere.

Non contento, ha caricato il corpo della donna in macchina, per poi abbandonarlo in autostrada nei pressi dei villaggi di Yurochkino e Slavyanka. Poi ha avuto un momento di debolezza che gli è stato fatale: ha telefonato ad un amico per confessargli l’atroce delitto; però quest’ultimo ha immediatamente avvisato la polizia, fornendo tutti i dati necessari per rintracciare l’assassino.

Il tragico epilogo della vicenda

Poco dopo la vicenda ha vissuto il suo tragico epilogo: una pattuglia, dopo aver raggiunto il veicolo con a bordo Dmitrij, ha tentato di bloccarlo, ma l’omicida ha reagito aprendo il fuoco contro gli agenti. Un ufficiale, Viktor Belinsky, è stato colpito al collo attraverso il parabrezza: tuttavia l’eroico capitano è sceso lo stesso dalla macchina intimando all'omicida di arrendersi, prima di crollare a terra.

È stato a quel punto che l’ex marito della vittima ha puntato l’arma contro di sé e si è ucciso.

Pochi minuti dopo sono arrivati i soccorsi: il poliziotto, ferito gravemente, è stato portato in ospedale, dove è ancora ricoverato in terapia intensiva. Naturalmente la comunità locale è rimasta scioccata dalla tragedia, anche perché in molti ora dicono che l’assassino – che pure aveva dei precedenti penali per piccoli reati come teppismo, violazione delle regole del traffico ed uso di armi da fuoco – non aveva mai dato alcun segno della sua folle sete di vendetta.