La vicenda del piccolo Julen si è chiusa nel peggiore dei modi. Era il 13 gennaio scorso quando il bambino è finito in un pozzo a Totalan, vicino a Malaga. È stato l'inizio di un vero e proprio dramma che si è concluso nella notte, quando all'1:25 i soccorritori lo hanno raggiunto. Tutti facevano il tifo per Julen, tutti speravano in un lieto fine che invece non è arrivato.

Il ritrovamento

Il corpicino di Julen è stato trovato nella notte a più di 100 metri sotto terra, in un budello largo appena 25 centimetri. Il piccolo era caduto dentro a un pozzo a Totalan circa due settimane prima.

Un uomo della Guardia Civil si è aggregato alla squadra di ricerca, dopo che gli uomini della Brigada de Salvamento Minero hanno aperto una galleria di accesso da un pozzo ausiliare. La difficoltà maggiore è giunta con l'ultimo tratto che separava gli uomini dei soccorsi e il bambino: per concludere la galleria si è reso necessario l'utilizzo di quattro piccole cariche esplosive per far saltare le dure rocce.

La vicenda

Vicino all'ingresso del pozzo erano stati trovati un sacchettino di caramelle e un ciuffo di capelli. Nonostante sin dal principio nessun segnale di vita fosse giunto da parte del bambino, la macchina dei soccorsi si è messa al lavoro ugualmente, in una corsa contro il tempo per cercare di salvare il piccolino.

La prima fase di ricerche si era svolta utilizzando una videocamera. L'impossibilità di raggiungere il fondo del pozzo aveva fatto decidere di scavare un tunnel parallelo a quello del pozzo. Per completare l'ultima fase, ovvero scavare una galleria parallela a dove si trovava Julen, è stato chiamato un corpo speciale di minatori venuti dalla regione mineraria delle Asturie.

Grazie alle bombole di ossigeno e ad una sorta di gabbia di metallo, gli otto minatori sono così riusciti a raggiungere Julen.

Una famiglia sfortunata

Resta ancora aperta l'inchiesta da parte della Guardia Civil, dato che si deve ancora capire come Julen sia potuto finire nel pozzo. Resta il dramma di due genitori, José Rosselló e Victoria Garcia, molto conosciuti nella zona di El Palo, a Malaga, dove vivono da molti anni.

Non è la prima volta che José e Victoria si trovano a fare i conti con la durezza della vita: infatti, nel 2017 avevano perso un altro figlio, Oliver, stroncato da una crisi cardiaca mentre passeggiava con i genitori sulla spiaggia. Oggi, alla notizia della morte di Julen, il padre è stato colto da un malore ed è stato soccorso dal personale di un'ambulanza presente all'uscita del pozzo.