Per fuggire ai controlli dei carabinieri, ha causato il decesso di una giovane ragazza nella provincia di Caserta. Una vera e propria tragedia avvenuta nelle prime ore della mattina di ieri, 31 gennaio. Ne è rimasta vittima la trentaquattrenne Cristina Stanganella, che si trovava a bordo dell'automobile guidata dal pregiudicato napoletano, Francesco Avolio, di ventisette anni. Secondo quanto riferisce il quotidiano Il Mattino, infatti, nel momento in cui ha visto il posto di blocco delle forze dell'ordine, l'uomo che nel mese di dicembre è stato arrestato per spaccio di droga, ha deciso di accelerare e scappare via.
A causa dell'altissima velocità, però, si è andato a schiantare contro la caserma della Guardia Forestale, e ad avere la peggio è stata appunto la sua compagna.
Tragedia a Caserta: scappa dalle forze dell'ordine e causa la morte della fidanzata
Stando a quanto si apprende dal quotidiano in questione, Francesco Avolio era stato costretto agli arresti domiciliari fino alla giornata di mercoledì 30 gennaio. Nel momento in cui è tornato libero, però, ha incrociato una pattuglia dei carabinieri. L'uomo era senza patente alla guida di un'Audi che le forze dell'ordine hanno subito riconosciuto. Nel momento in cui hanno provato a fermarlo per effettuare un controllo, Avolio ha pensato di scappare il più velocemente possibile.
Da lì si è generato un inseguimento sulla statale Domiziana che è durato per ben due chilometri, fino a Castel Volturno. Giunti ad una rotonda della zona, infatti, il ventisettenne ha perso improvvisamente il controllo del mezzo e si è schiantato contro un muro.
L'uomo è stato accusato di omicidio e di resistenza a pubblico ufficiale
Un impatto violentissimo, che ha causato la morte di Cristina, la sua attuale compagna di vita, che era stata trasferita immediatamente nella clinica Pineta Grande. Francesco Avolio, invece, è stato immediatamente ricoverato all'ospedale civile di Aversa, per poi venire arrestato con l'accusa di omicidio stradale, morte e lesioni, aggravato dal fatto che si è verificato in conseguenza di un ulteriore reato: quello della resistenza a pubblico ufficiale.
Il mezzo sul quale i due si trovavano è stato invece posto sotto sequestro, a disposizione delle autorità che intanto si stanno occupando di portare avanti le indagini e chiarire definitivamente la dinamica dell'incidente che si è rivelato purtroppo mortale.