Mentre a sette anni le bambine pensano a giocare con le bambole e devono seguire i sani principi impartiti dai genitori, alcune di loro sono costrette a vivere dei traumi che porteranno per sempre dentro. Proprio quelle figure alle quali si fa riferimento, possono rivelarsi essere quelle dalle quali bisogna fuggire. Una di queste bimbe, che avrebbe dovuto vivere la sua infanzia in modo spensierato, giocando con i suoi compagni di classe, lontana dal duro mondo che l'attenderà fuori, ha invece subito una delle peggiori atrocità che un padre possa infliggere a sua figlia.

Un anno fa, a soli sette anni, una bimba di Albuquerque, in New Mexico, è stata costretta da suo padre a prostituirsi, riscuotendo poi il denaro dai pedofili disposti ad abusare di sua figlia.

La bambina accusa suo padre

Dopo aver subito tanta violenza da parte del padre, la bimba di sette anni, costretta a prostituirsi dall'uomo nel quale avrebbe dovuto credere, riponendo la sua fiducia - James Stewart - lo scorso anno si è presentata a scuola truccata, con i tacchi alti, un succhiotto al collo e la biancheria sporca. Ovviamente ciò ha destato la preoccupazione dei suoi insegnanti che le hanno subito chiesto cosa fosse accaduto. La piccola ha poi deciso di denunciare tutto quello che ha subito, dichiarando apertamente che suo padre la costringeva a prostituirsi.

James Stewart è stato subito messo sotto processo per le accuse della bimba, interrogata a sua volta per far luce sugli eventi. La piccola, in tribunale, ha apertamente dichiarato che il padre permetteva tali abusi per guadagnare dei soldi. Una parte del denaro la teneva per sé, mentre il resto la dava alla madre della bimba.

Una rivelazione alquanto agghiacciante. Inoltre, entrambi i genitori facevano uso di sostanze stupefacenti ed è per questo che, probabilmente, gettavano la figlia tra le braccia di maniaci e pedofili pur di comprare la droga.

Analisi sulla biancheria della bimba

Dalle analisi effettuate sulla biancheria intima della bimba, sono state ritrovate tracce di DNA appartenenti ad almeno tre uomini differenti.

Ciò conferma quanto dichiarato dalla piccola sulle molestie subite da più pedofili. D'altro canto, nonostante le prove schiaccianti, James Stewart ha negato tutte le accuse, affermando che in realtà i campioni analizzati - di cui uno appartenente proprio al padre stesso della piccola - non sono sufficienti ad accusarlo.

L'uomo ha dunque respinto l'accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, abuso di minori e traffico di esseri umani, avanzata dal pubblico ministero. Già dal maggio del 2018, sia James Stewart che la madre della piccola, sono stati arrestati, ma ora il processo è stato riaperto perché il padre non accetta le accuse a suo carico. Il procedimento - riaperto da lunedì - durerà circa una settimana, ma per il pubblico ministero non ci sono dubbi sulla colpevolezza del padre della piccola. Probabilmente, la bambina sarà di nuovo interrogata riaprendo quelle vecchie ferite, ancora troppo fresche.