È tornata a casa verso le 13,30 di giovedì e si è trovata davanti ad una scena drammatica: la sua coinquilina era distesa sul letto esanime. Immediatamente ha chiamato il 118 il cui centralino ha avvisato a sua volta i carabinieri della compagnia Monforte. È iniziato con questa macabra scoperta il giallo del decesso di Hong Songmei, una cittadina cinese di 54 anni che lavorava a Milano come “massaggiatrice”. A tal riguardo gli inquirenti non hanno escluso che si trattasse di un'indicazione fittizia per celare attività di altro genere. L’appartamento, un bilocale al primo piano di un condominio in via Esterle, traversa di viale Padova, appariva in ordine.

Ma alcuni elementi hanno subito attirato l’attenzione degli inquirenti. Innanzitutto i segni sul corpo e, nello specifico, l’ematoma ad un occhio, il sangue colato dal naso oltre a diverse altre escoriazioni sul petto che però forse erano precedenti. Inoltre non mancavano il cellulare e il portafogli della donna che era completamente vestita. Diverse le macchie di sangue trovate sia sul pavimento che su alcune suppellettili. Vicino alla porta di ingresso c’era una ciocca di capelli mentre per terra sono stati rinvenuti dei frammenti staccatisi dagli orecchini indossati dalla vittima.

La morte potrebbe essere dovuta ad un malore

Tutti questi particolari potrebbero far pensare ad una caduta in casa di Hong Songmei, che era regolare in Italia, provocata da un malore ma non si comprende come mai sia finita sul letto che, in tal caso, avrebbe dovuto attutire il colpo trattandosi di una superficie morbida.

Il medico legale, pur non escludendo una morte per cause naturali, non ha voluto pronunciarsi prima dell’autopsia che sarà eseguita nei prossimi giorni. Probabilmente solo a quel punto potranno essere dissolti molti dei dubbi sull’accaduto. Nel frattempo la Procura ha deciso di aprire un fascicolo contro ignoti per omicidio.

Le indagini sul presunto omicidio partono dai clienti di Hong Songmei

In attesa di sapere se si sia trattato di un incidente o di un delitto, gli inquirenti nelle prossime ore focalizzeranno le indagini sui clienti della donna. In particolare saranno al vaglio degli inquirenti i numeri telefonici memorizzati nel suo cellulare nella speranza di individuare elementi utili per ricostruire l'accaduto ed, eventualmente, eventuali tracce utili identificare il presunto assassino.

Ma non è detto che quest'ultimo faccia parte della cerchia di uomini che la “massaggiatrice” incontrava di frequente. La coinquilina, interrogata più volte, avrebbe fatto il nome di un sospettato, sul quale si stanno effettuando approfondimenti per comprendere l'attendibilità della testimonianza. Inoltre le forze dell'ordine stanno lavorando anche per verificare se la cinquantaquattrenne avesse un “protettore”.