La prova del Dna anche sull'altro figlio: l'ha chiesta la Procura di Prato che sta conducendo le indagini sull'operatrice sanitaria 31enne che ha avuto un bambino, che ora ha sette mesi, nato da una relazione con un 14enne a cui dava ripetizioni private d'inglese in vista dell'esame di terza media. La donna, sposata dal 2007, è già madre di un bambino 11enne, di cui ora appare in forse la paternità.

Ieri, la clamorosa svolta nell'inchiesta: la donna indagata per atti sessuali su minore e violenza sessuale per induzione, è stata posta agli arresti domiciliari per il pericolo d'inquinamento delle prove e reiterazione dei reati che le vengono contestati.

Si è scoperto che frequentava siti pedopornografici e aveva contatti in chat con altri ragazzini. Il marito ha ricevuto un avviso di garanzia: è indagato per alterazione di stato. Avrebbe riconosciuto il figlio ben sapendo che non era suo. Ed ora la Procura vuole andare fino in fondo nell'accertamento dei fatti.

Prova del Dna, di chi è il primo figlio?

Dopo venti giorni di indagini, partite a seguito della denuncia dei genitori del minore, la vicenda dell'insegnante e del suo allievo si complica. La prova del Dna ha dimostrato che il figlio nato il 5 agosto del 2018 è dell'allievo con cui l'infermiera avrebbe avuto rapporti sessuali da quando era 13enne. Ed ora potrebbero esserci nuovi colpi di scena: come chiarito dal procuratore capo di Prato, Giuseppe Nicolosi, c'è il sospetto che anche l'altro figlio 11enne possa essere nato da una relazione extraconiugale, magari con un altro minore.

Potrebbero esserci stati altri ragazzini che si siano trovati coinvolti nella stessa situazione del 14enne a cui, secondo le sue stesse parole, la donna ha rovinato la vita.

Ieri la Squadra mobile che ha notificato nella casa dei coniugi alla periferia di Prato l'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, ha anche acquisito altro materiale informatico, oltre ai pc e cellulari già sequestrati.

E' già emerso come la donna avesse assidua frequentazione con siti pedopornografici, e in una chat di mesi fa con un 15enne che le chiedeva se fosse una Milf, acronimo inglese per mamma che attira sessualmente ai ragazzi più giovani, lei aveva risposto di si.

Da parte sua, la donna che aveva conosciuto il ragazzino padre del neonato in una palestra di Prato, ha cercato di discolparsi dicendo che, pur avendo nutrito dal marzo del 2017 un sentimento verso il minore, avrebbe aspettato il compimento del 14esimo anno d'età per avere rapporti sessuali con lui, sapendo che la legge prima di quella data, non considera valido il consenso agli atti sessuali del minore.

Ha sostenuto di averli avuti a partire dal novembre 2017. Ma delle 170 pagine di chat tra i due, stampate e inserite nell'ordinanza di custodia cautelare, sembrerebbe che già da quando era 13enne siano avvenuti i primi rapporti.

Prof arrestata, le chat

Coercizione, molestie, minacce: sarebbero stati questi gli 'ingredienti' con i quali la prof teneva in pugno il minore. Gli mandava dei messaggi vocali in cui minacciava il suicidio, obbligandolo così ad andare da lei. Ancor prima della nascita, gli ha rivelato che il bambino era suo e non del marito. Notizia che ha mandato nel panico il minore, mentre la donna continuava a perseguitarlo al telefono e in palestra.

Lei era diventata sempre più insistente, lo stalkerizzava.

In una chat, lui, terrorizzato che si venga a sapere tutto, le chiede di non portare il neonato in palestra. E poi le dice: "Ti prego, voglio andare bene a scuola e fare felicei miei, te lo scongiuro, faccio quello che vuoi".

Sarebbero stati proprio l’insegnante di karate del ragazzino e il responsabile della palestra, su richiesta dei genitori preoccupati dal cambio d'umore del figlio, a raccogliere le prime confidenze. Nell'ambiente sarebbe stata nota la predilezione della 31enne per gli adolescenti: amava stare sempre con loro. Proprio in quella palestra, il minore aveva conosciuto la donna che si era offerta di impartirgli ripetizioni di inglese. Una 'trappola' foriera di conseguenze che ora stanno pagando tre minori: il neonato, l'altro figlio 11enne e il 14 enne.