È stata arrestata la donna accusata di aver intrattenuto una relazione di carattere sessuale con il proprio allievo di 15 anni, con cui ha anche avuto un figlio. Il procuratore che ha preso in carico l'indagine ha riferito che la donna frequentava anche siti a sfondo pedopornografico ed avesse minacciato più volte il ragazzino che voleva troncare la relazione. È emerso anche che il marito era a conoscenza della tresca fra la moglie ed il ragazzino, ed ora è accusato di alterazione di stato civile del neonato.

L'insegnante accusata di violenza su minore è stata arrestata

È finita agli arresti domiciliari questa mattina la donna che ha avuto rapporti intimi con un ragazzo all'epoca dei fatti non ancora 14enne e dal quale ha poi avuto un bambino. Le accuse mosse nei suoi confronti sono di atti sessuali con minore e violenza sessuale per induzione. All'alba di oggi gli agenti della squadra mobile le hanno notificato l'avvenuto arresto ed hanno effettuato anche una perquisizione in casa, dalla quale sono stati sequestrati apparecchi elettronici per i dovuti accertamenti. È poi emerso che la donna frequentasse dei siti con del materiale pedopornografico.

Secondo la procura, i primi rapporti intimi risalgono al 2017, quando il ragazzo non aveva ancora 14 anni, a casa del ragazzino, e successivamente a casa della donna.

La violenza sessuale per induzione le è contestata a causa di ripetute minacce al ragazzino nel momento in cui questi si rifiutava di avere rapporti con lei. Dai dati estrapolati dai rispettivi apparecchi cellulari, la donna ha minacciato di suicidarsi e di portare il neonato avuto dal 15enne nei paraggi della scuola che il ragazzino frequentava se non avesse ripreso la relazione.

Indagato anche il marito della donna

Le autorità hanno notificato un avviso di garanzia anche al marito per “alterazione di stato” civile del neonato, ovvero l'uomo ha registrato il bambino all'anagrafe come figlio suo nonostante fosse a conoscenza della relazione della moglie con il 15enne, traendo così in inganno le autorità, per di più in una situazione che vedeva un ragazzino al di sotto dell'età consensuale avere rapporti sessuali con una donna più matura.

Qualche settimana fa è stato effettuato l'interrogatorio nei confronti della donna ed il prelievo di un campione di Dna dal neonato. Dai risultati del test è emerso che il ragazzino di 15 anni è effettivamente il padre biologico del bambino.