Non riusciva a darsi pace dopo il rifiuto avvenuto negli studi di C'è Posta per te, così dopo la registrazione, un 22enne di origine napoletana aveva accoltellato il nuovo compagno della ex, ferendolo in modo molto grave all'addome.

I fatti risalgono al gennaio 2016 ma la condanna è arrivata soltanto mercoledì: il protagonista di questo tentato omicidio è Emanuele Colurcio, salito alla ribalta per essere stato rifiutato dalla ex ragazza dopo un vano tentativo di riconquista avvenuto in una puntata di C'è posta per te, il famosissimo people show di Canale 5 condotto dalla regina della televisione italiana, Maria De Filippi.

Il programma, come è noto, prevede l'apertura o la chiusura della busta: la protagonista di questa storia scelse di chiudere la busta rifiutando le ultime avances del suo ex ragazzo. La vicenda sarebbe avvenuta in provincia di Napoli. Inoltre, secondo quanto riporta il ''Corriere Della Sera'', il 22enne campano lasciò la compagna e una figlia molto piccola per portare avanti la relazione con la ragazza che, nonostante i tentativi di riconciliazione messi in atto da Maria De Filippi, prese la decisione di chiudere la storia.

C'è posta per te condannato a 8 anni di carcere ex partecipante

Mercoledì è stata pronunciata una nuova sentenza di appello su questo tentato omicidio, con la condanna a 8 anni e due mesi di carcere.

Nei primi due gradi Colurcio fu condannato a 14 anni di carcere, sentenza che, su richiesta dell'avvocato dell'inquisito, fu annullata in Cassazione.

La vittima di questa ''vendetta'' era stata Domenico Di Matteo, nuovo compagno della ex ragazza di Emanuele Colurcio. Quest'ultimo, nel mese di gennaio del 2016, aveva accoltellato il rivale in amore procurandogli numerose ferite all'addome.

Minacce e persecuzioni nei confronti della ex dopo il programma

Nella condanna, oltre al tentato omicidio con l'aggravante della premeditazione, e al porto abusivo di coltello, ci sono varie persecuzioni avvenute nei confronti della ex compagna. La ragazza dopo la fine della puntata, divenne bersaglio di varie minacce, telefonate e pedinamenti.

Gli autori del programma, scossi dal risvolto della vicenda, scelsero di mandare in onda la storia eludendo la parte riguardante il rifiuto della giovane donna. Ora è arrivata una nuova condanna in secondo grado, in attesa della sentenza di Cassazione che potrà confermare o annullare la condanna di 8 anni e 2 mesi.