Stanotte, la notte compresa tra sabato 30 e domenica 31 marzo, alle 2 in punto, bisognerà spostare le lancette di un'ora avanti. Si dormirà quindi un po' in meno, ma da domani farà buio sessanta minuti più tardi dando quindi a tutti la sensazione di essere pienamente entrati nella bella stagione.

Storia dello spostamento delle lancette

Ai nostri giorni si sente spesso parlare della diatriba tra ora legale e solare e in Parlamento Europeo si è stabilito che la prima non è necessaria e che può essere abolita a seconda della volontà di ogni nazione.

Il cambiamento dell'orario venne proposto per la prima volta a Parigi nel 1784 da Benjamin Franklin che ironizzava sul fatto che i francesi si alzassero un'ora prima la mattina per risparmiare sulle candele. Il suggerimento di Benjamin Franklin cadde nel vuoto. Fu riconsiderato però a inizio Novecento (1907) da un inglese, William Willett, che propose di attuarlo alla Camera dei Comuni britannica. E siccome in tempo di guerra il risparmio energetico era importante, nel 1916 venne attuato. Non solo nel Regno Unito, ma anche in Italia e in altri paesi di Europa.

L'idea venne ampiamente accettata da molti Paesi fino al 1920 quando iniziò un'altalena tra abolizione e reintroduzione. Ripristinata definitivamente nel 1966 viene cambiata ancora oggi.

Nel 1981 si cambia l'ultima domenica di marzo mentre dal 1996 termina con l'ultima domenica di ottobre.

L'ora legale al di fuori dell'UE

Oltre che negli stati che hanno aderito all'UE, da stanotte l'ora legale tornerà in Norvegia e Svizzera, dove terminerà con l'ultima domenica di ottobre. In Russia, dal 2014, esiste solamente l'ora solare e quella legale è stata abolita in tutte le città.

Negli Stati Uniti l'ora legale viene utilizzata, ma con variazioni rispetto all'Europa: chiamata Daylight Saving Time, DST, è in vigore già dal 10 marzo ed è amata dalla popolazione in quanto è conosciuta come una delle principali modalità per risparmiare la luce durante il giorno.

Inizio e fine dell'ora legale

Da domenica 31 marzo l'ora legale accompagnerà le giornate italiane fino a domenica 27 ottobre.

Quasi tutti i dispositivi di uso quotidiano si aggiorneranno automaticamente, come smartphone, tablet, pc o tutti gli accessori con connessione ad internet.

In caso di orologi da polso o da parete, di sveglie e di tutti quei dispositivi che non si collegano alla rete, bisognerà spostare le lancette manualmente facendo attenzione a non dimenticarne neanche uno.

Si prospetta, inoltre, che questo sarà l'ultimo anno in cui si cambierà l'ora in quanto il Parlamento Europeo ha stabilito di lasciare solamente un tipo di ora che sarà la stessa durante tutto l'anno. Il cambiamento, che doveva esserci proprio nel 2019, è stato spostato al 2021. Ogni paese potrà decidere autonomamente se mantenere o meno l'utilizzo della legale.