Ora ci si domanda come sia stato possibile. È ancora impresso nella memoria collettiva quanto accaduto il 20 marzo scorso quando Ousseynou Sy, 46enne di origine senegalese ma cittadino italiano dal 2004, ha dirottato lo scuolabus di cui era alla guida e che trasportava 51 studenti di una Scuola media di Crema, per poi dare fuoco al mezzo: ieri, un nuovo gravissimo episodio, ha scosso l'Italia.

Este Deniss Panduru, autista di origini romene 51enne, era ubriaco quando, dopo le 13:30, alla guida di uno scuolabus ad Arquà Petrarca, comune sui Colli Euganei in provincia di Padova, ha fatto ribaltare il mezzo su cui viaggiavano una ventina di bambini che ha poi lasciato a bordo, soli, feriti e spaventati, per darsi alla fuga.

Una strage mancata per un miracolo, come il sequestro dello scuolabus, in quel caso grazie alla prontezza di alcuni studenti che chiamarono i carabinieri. Il nuovo episodio rinnova la questione della sicurezza e dei controlli degli autisti dei trasporti scolastici.

Tragedia sfiorata: scuolabus ribaltato, feriti otto alunni

Ieri mattina Este Deniss Panduru aveva bevuto prima di prendere servizio, come poi scoperto dai carabinieri, e ha affrontato una curva in discesa ad alta velocità, incurante del fatto che stesse trasportando passeggeri di età compresa tra i sette e i 14 anni.

Il romeno, alla guida di uno scuolabus della Saef, la ditta padovana che dal 2018 ha l'appalto del servizio di trasporto scolastico nei comuni della zona, non si è affatto preoccupato di rallentare la corsa tra i tornanti del Sassonegro e così, lungo la strada provinciale 21 che da Baone porta ad Arquà, ha sbandato per poi provocare il ribaltamento in curva del mezzo sul fianco sinistro.

A quanto pare, dopo aver causato l'incidente, avrebbe verificato alla svelta le condizioni dei piccoli passeggeri per poi scappare lasciandoli soli, feriti e traumatizzati. Il conducente, unico adulto a bordo, era responsabile del gruppo. Invece, è fuggito a piedi ed ha vagato per tre ore, finché non è stato intercettato da una pattuglia dei carabinieri di Este: percorreva una strada nel padovano, e alla vista dei militari ha tentato nuovamente la fuga.

A chiamare aiuto, sono stati alcuni automobilisti che si sono fermati e hanno prestato i primi soccorsi ai bambini. Subito dopo, sul tornante in cui è accaduto l'incidente, sono giunti vigili del fuoco che hanno tirato fuori i piccoli dallo scuolabus, forze dell'ordine, ambulanze che hanno portato otto bambini feriti (altre fonti riportano un numero differente) al pronto soccorso dell'ospedale di Monselice, e il sindaco di Arquà, Luca Callegaro.

Fortunatamente, gli otto bambini di elementari e medie hanno riportato solo contusioni, piccoli traumi a spalle e caviglie, oltre a tanta paura. Dopo accertamenti, a secondo dei casi, più o meno prolungati, ieri alle 19:00 sono stati tutti dimessi e hanno fatto ritorno a casa dalle loro famiglie.

Positivo all'alcol test e con precedenti

L'uomo, appena rintracciato dai carabinieri, è stato sottoposto ad alcoltest risultando positivo. I bambini testimoni hanno poi raccontato che alla guida dell pulmino l'autista procedeva spedito e a zig zag tagliando le curve. Arrestato per fuga in caso di incidente con danno alle persone, lesioni personali colpose plurime e guida in stato di ebbrezza, Panduru è stato trasferito nel carcere di Rovigo, città dove risiedeva.

L'uomo ha precedenti penali analoghi: nel 2017, gli era stata ritirata la patente per guida in stato di ebrezza.

La comunità locale, sconvolta, si chiede come sia potuto accadere: il conducente di uno scuolabus deve essere sobrio e non può avere precedenti. L'azienda di trasporto che gestisce il servizio locale si è giustificata dicendo che "dei dipendenti non si può sapere tutto". A quanto pare, l'uomo lavorava da un mese nella ditta. Il sindaco di Arquà, spiegando l'accaduto in un post sulla sua pagina Facebook, ha scritto che un genitore aveva già fatto una segnalazione che lui aveva girato alla ditta. Sembra che altri genitori si fossero già lamentati ad aprile di quell'uomo perché aveva una condotta di guida imprudente e non faceva rispettare l'ordine a bordo. Proprio lo scorso marzo, il Viminale ha diramato una direttiva con cui invita i prefetti ad allertare dirigenti scolastici e sindaci per svolgere accertamenti sui requisiti degli autisti.