A Nusco non c'è stata partita. Il piccolo feudo 'demitiano' resta inespugnabile. A 91 anni, l'ex presidente del Consiglio Ciriaco De Mita, definito 'highlander', ovvero l'ultimo immortale della Politica italiana, è stato riconfermato sindaco del comune in provincia di Avellino che gli ha dato i natali quasi un secolo fa e dove da sempre risiede.

De Mita ha sconfitto in un colpo solo il dato anagrafico e il suo avversario, Francesco Biancaniello a capo della lista 'Ricominciamo da Nusco'. L'aveva annunciato e l'ha fatto: aveva detto di candidarsi ancora una volta per combattere la stupidità imperante nel panorama politico odierno, in ambito locale rappresentato dai suoi nemici politici: grillini ed esponenti del partito democratico.

L'inossidabile Ciriaco De Mita confermato sindaco

La passione per la politica, non ha età. Di certo è così per Ciriaco De Mita che, da sindaco uscente di Nusco, paese dell'Alta Irpinia in provincia di Avellino, si è ricandidato ed è stato riconfermato. Alla guida della lista 'Italia E' Popolare' ha sconfitto con 409 voti di scarto Francesco Biancaniello, 50 anni, avvocato sostenuto dalla lista 'Ricominciamo da Nusco', appoggiata anche dal Pd.

Nella precedente tornata amministrativa, l'ex presidente del Consiglio, era stato eletto sindaco con il 77,3% di voti. In questo secondo incarico da amministratore del paese in cui è nato il 2 febbraio del 1928, suo prioritario impegno, sarà quello di contrastare la fuga dei giovani affinché il paese non si spopoli.

De Mita incarna un pezzo di storia della Prima Repubblica: eletto deputato nel 1963, oltre a ricoprire l'incarico di capo del governo, è stato quattro volte ministro della Repubblica, segretario nazionale e poi presidente della Democrazia Cristiana, eurodeputato, quindi sindaco di Nusco dal 2014. L'avvocato Gianni Agnelli, anima della Fiat e senatore a vita fino alla morte nel 2003, lo definì 'intellettuale della Magna Grecia' per la sua abilità a risolvere i problemi di convivenza tipici dei governi pentapartitici dell'Italia del secolo scorso.

E' stato l'ideatore all'interno del partito scudocrociato di una sinistra alternativa a Giulio Andreotti, ha attraversato indenne la stagione di Tangentopoli, per approdare nel nuovo secolo nelle formazioni politiche centriste fino al Pd che infine lo ha messo da parte per rinnovare la classe dirigente. Ed è stato a quel punto che si è dedicato all'amata Nusco diventando sindaco a 86 anni, per poi accettare quest'ultima sfida in una vita dedicata alla politica.

Prima di candidarsi, aveva detto a proposito dei suoi avversari: "Simpatici ragazzi, ma senza idee".

De Mita contro il governo giallo verde

"Con tutti i difetti della Prima Repubblica, qui siamo alla miseria intellettuale". Nei suoi interventi pubblici, nelle interviste televisive alla vigilia delle elezioni amministrative, l'ex ministro non si è limitato a dire che il governo attuale fatica a capirlo, ma ha elargito attacchi durissimi ai suoi componenti. "La sera litigano, la mattina hanno fatto l'accordo: non mi pare ci sia una grande prospettiva": ha detto a proposito dei rapporti tra i due vicepremier Salvini e Di Maio. Si è definito "stordito dalla stupidità in politica" e non ha fatto mistero del suo pensiero sui due alleati di governo e su gli altri protagonisti della scena politica.

Di Salvini, ha detto che è "un corpo voluminoso, in cui il pensiero è assente. Ma è furbo". Mentre i Cinque Stelle "si limtano a dare un obolo al Sud con il reddito di cittadinanza". Se il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte "non è niente" perché contano i responsabili dei due partiti di governo, Berlusconi "è un problema che si estingue da solo" e Zingaretti, che sul piano umano gli fa simpatia, sarebbe espressione di una classe dirigente che guarda al passato invece di sforzarsi di "capire come si governa il futuro". Questo in un contesto secondo il politico di lungo corso, in cui l'idea stessa di Europa è in crisi, così come la democrazia rappresentativa, e "le parole non hanno più senso".

A Nusco il primo partito alle elezioni europee è risultato l'inviso M5s con il 30,8% pari a 739 voti. Per De Mita, che vuole essere sepolto con un biglietto con scritto "sono democristiano", la politica è l'arte di governo che di fronte a segnali di sgretolamento democratico, individuato il male, deve fare la diagnosi e indicare la cura.