Lo ha colpito con l'acido al volto, al collo, al torace, all'addome e al braccio, provocandogli ustioni di terzo grado e facendogli rischiare di perdere l'occhio destro. Sta meglio Giuseppe Morgante, operaio di Legnano di 29 anni, che il pomeriggio dello scorso martedì è stato aggredito dalla ex, Sara Antonella Del Mastro, di 38 anni, che gli ha lanciato addosso un bicchiere contenente acido cloridrico.

La donna, arrestata per stalking e lesioni gravissime e condotta al carcere milanese di San Vittore, sarebbe una stalker seriale: ha minacciato anche altre donne.

A Morgante ha fatto anche 800 chiamate al giorno.

Attacco con l'acido

Minacce di morte, appostamenti e pedinamenti, telefonate, e poi azioni intimidatorie. A Sara Antonella Del Mastro, tutto questo non è bastato: martedì, ha dato appuntamento a Giuseppe dopo aver comprato una bottiglietta di acido, un gesto che sarebbe stato ampiamente premeditato, e dopo aver portato la figlia di otto anni a casa della nonna chiedendole di occuparsene lei nel caso le fosse successo qualcosa. La donna si è presentata sotto casa di Morgante a bordo della sua Fiat Punto con il pretesto di chiedergli scusa per lo stalkeraggio che gli aveva fatto da che la loro relazione era finita: i due erano stati insieme appena un mese.

All'appuntamento sotto l'abitazione dell'operaio in via dei Pioppi, a Legnano, dove entrambi abitano, c'era anche il gemello preoccupato dell'incolumità del fratello, dopo che la donna lo aveva minacciato e perseguitato più volte. Ma nulla ha potuto per aiutarlo di fronte a un gesto inaspettato e improvviso: quando Morgante si è avvicinato all'auto, la donna che era scesa gli ha gettato addosso un bicchiere di acido che l'ha colpito al lato destro del viso, ha sciolto i vestiti raggiungendo collo, torace, addome e il braccio sinistro.

Mentre lui si è accasciato a terra, lei, risalita a bordo dell'auto, è subito scappata per poi scegliere di consegnarsi ai carabinieri di Legnano dicendo di aver fatto un gesto orribile verso il ragazzo, come se fosse il suo fidanzato. Ai militari ha consegnato due iPhone e una sim, mentre in mattinata aveva già lanciato nel fiume Olona un terzo telefono.

Dopo essere stata portata in ospedale per lievi ustioni che si è procurata alle mani, è stata dimessa con una prognosi di 14 giorni e portata in carcere.

L'uomo è stato soccorso dal fratello che ha chiamato il 118: le condizioni della vittima, ricoverata all'ospedale Niguarda di Milano con ustioni di terzo grado, migliorano ma nelle prossime settimane dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico.

Stalker, fino a 800 chiamate anonime al giorno

Si erano conosciuti in una chat sul Web. La loro relazione era iniziata e subito finita lo scorso inverno, a dicembre, neanche un mese, perché lui, che aveva altre frequentazioni di cui non aveva fatto mistero, l'aveva voluta troncare. Da quel momento lei, incensurata, occupata in un'impresa di pulizie e con una figlia di otto anni, lo ha accusato di avergli rovinato la vita e ha cominciato a perseguitarlo con minacce di morte, messaggi offensivi, foto di bare, insulti attraverso falsi profili sui social network e fino anche ad 800 telefonate anonime al giorno.

A metà dello scorso mese, lei ha tagliato le gomme della Clio di Giuseppe e lui il 19 aprile è andato a denunciarla, ma era sempre più terrorizzato di uscire di casa, temeva per la sua incolumità e che lei potesse fare male ai suoi cari. Tra il 19 aprile, giorno della denuncia, e il sette maggio, quello dell'aggressione, il caso è arrivato alla procura di Busto Arsizio, Varese. Ma non è stato preso alcun provvedimento preventivo. L'arrestata era arrivata a minacciare anche tre donne: una ex di Morgante, l'attuale fidanzata, e un'amica persino dicendo che aspettava un figlio da lui e poi sostenendo di essere marcia dentro ma che lui le avrebbe rovinato la vita. Delle tre, solo l'amica ha avuto il coraggio di denunciarla per molestie telefoniche.

Nonostante le denunce, la stalker ha continuato a tormentare Giuseppe facendosi trovare sotto casa, la mamma e il fratello la vedevano spesso nel loro condominio, o al parcheggio del lavoro. Una volta che ha bucato le gomme dell'auto di Morgante, è stata sorpresa dal fratello gemello, ma pensando fosse Giuseppe gli ha puntato addosso un coltello ed è scappata.

Prima dell'aggressione, la stalker era stata avvicinata da un'inviata della trasmissione Le Iene chiamata dal gemello di Morgante per farla desistere da piani criminali. Intervistata, la stalker ha detto che più volte avrebbe chiesto scusa alla vittima che invece mai avrebbe chiesto scusa a lei, di essere tranquillissima e di non avere intenzione di ucciderlo. Poi, dopo neanche 48 ore, l'aggressione. Oggi l'interrogatorio in carcere.