Il giudice Massimo Gerace non ha dubbi. La ragazzina di 15 anni drogata e stuprata nell'ottobre scorso in provincia di Vicenza è stata "venduta", in cambio di droga, da Elisa Faggion, 31 anni, l'amica più grande, quella che lei considerava una sorta di sorella maggiore. La donna è finita agli arresti domiciliari così come Zahir Es Sadouki, 28 anni, e Nadir El Fettach, 27 anni (entrambi marocchini residenti da anni in Veneto).

Party a base di stupefacenti

Trissino, piccolo centro alle porte di Vicenza, è ancora sgomento per quanto accaduto qualche mese fa in una villetta di via dell'Industria.

Elisa Faggion, 31enne di buona famiglia (è figlia della nota cantante lirica Silvia Dalla Benetta) è riuscita, con l'inganno, a carpire la fiducia di una 15enne (nata in Italia, ma originaria dell'est Europa) ed a approfittare della sua ingenuità. Secondo il giudice Massimo Gerace, che lo scorso 3 maggio ha disposto gli arresti domiciliari per i 3 imputati, la ragazzina (che ha compiuto 16 anni qualche settimana fa), è stata non solo strumentalizzata ed ingannata dall'amica, ma anche mercificata. Elisa, infatti è riuscita a costituire un vero e proprio consorzio criminale caratterizzato da consistente spessore delinquenziale e da pericolosa capacità a delinquere.

I fatti risalgono alla notte tra il 26 ed il 27 ottobre scorso: la 31enne aveva invitato la minorenne nella sua villetta per trascorrere il fine settimana.

Con loro c'erano anche due marocchini, conoscenti di Elisa: Zahir impiegato in un Coop di San Bonifacio (Verona) e Nadir, fisioterapista di Arzignano. Insieme hanno bevuto, fumato canne ed assunto stupefacenti, ma ad un certo, la 15enne è stata portata, contro la sua volontà, in una stanza da Zahir Es Sadouki che, approfittando del suo stato di debolezza, l'ha costretta ad avere un rapporto.

La sera seguente, sabato 28 ottobre, il copione si sarebbe ripetuto, ma stavolta la giovane sarebbe stata abusata da entrambi i marocchini. È stato terribile: mi hanno narcotizzata e abusata" ha raccontato la minorenne ai carabinieri descrivendo poi l'orribile week-end

È stata venduta

Gli inquirenti sono certi che Elisa abbia venduto la giovane amica in cambio di droga.

La vittima, secondo quanto ricostruito nel corso delle delicate indagini, è stata costretta sotto costrizione fisica e psicologica ad assumere cocaina ed hashish prima della violenza ripetuta. La 31enne ha sentito in entrambe occasioni la 15enne piangere ed implorare aiuto, ma l'ha ignorata ed ha scelto di non intervenire.

I carabinieri, dopo aver sequestrato i cellulari della 15enne e dei suoi aguzzini, hanno trovato chat e messaggi che proverebbero non solo il piano criminale dei tre, ma anche la loro intenzione di far ricadere tutte le responsabilità sulla minorenne.