Recentemente Papa Francesco è stato relatore ad un incontro organizzato dalla Pontificia Facoltà di Teologia di Napoli. Andando maggiorente nello specifico e stando a quanto riportato da un articolo pubblicato sul sito web dell'agenzia di stampa italiana 'LaPresse', il convegno organizzato dall'università partenopea durava due giorni ed era intitolato "La Teologia dopo Veritatis gaudium nel contesto del Mediterraneo". Durante l'incontro, si è discusso di diverse tematiche incentrate sulla situazione geopolitica del Mediterraneo e la necessità del dialogo tra le grandi religioni monoteiste.
Il Pontefice: 'Bisogna educare gli studenti di teologia al dialogo con Ebraismo e Islam'
Andando maggiormente nei particolari, Papa Francesco ha sostenuto che il mondo cattolico dovrebbe essere aperto a dialogare con l'Islam e l'ebraismo. In tal modo, sempre secondo il Pontefice, si dovrebbe cercare di trovare e le radici comuni che caratterizzerebbero le stesse tre più grandi religioni monoteistiche dell'intero pianeta. Inoltre, Jose Maria Bergoglio ha sostenuto che gli studenti che frequentano le università teologiche dovrebbero essere educati ed istruiti sulla possibilità e necessità dello stesso dialogo con religione ebraica e mussulmana.
La critica del Papa alla rinascita dell'identitarismo
Durante la due giorni di Napoli, Papa Francesco ha anche avuto modo di discutere dell'attuale crisi migratoria che sta interessando l'Italia e diversi paesi facenti parte dell'Unione Europea. Su ciò, il Pontefice ha ribadito la sua linea di sostegno all'accoglienza e all'integrazione di migranti e profughi e, inoltre, ha criticato le spinte identitarie molto diffuse negli ultimi anni in Occidente e non solo.
Più specificatamente, Bergoglio ha affermato che le popolazioni dell'area mediterranea dovrebbero evitare la 'chiusura identitaria' che serpeggia nell'aria.
In tal modo, lo stesso Pontefice ha voluto confermare la sua visione politica e geopolitica decisamente contrapposta all'avanzata e all'ascesa dei partiti e dei movimenti di matrice sovranista e/o neonazionalista.
Su tale discussa tematica, bisogna ricordare che attualmente il Pontefice e il Vaticano rappresentano dei relativamente forti oppositori all'humus culturale diffuso dalla destra di tendenza populista ed euroscettica. D'altronde e come ben noto, la nuova linea cultuale della Chiesa Cattolica sostenuta da Papa Francesco è fondata sull'accentuazione dei caratteri 'universalistici' e sul bisogno dell'apertura alle altre religioni egemoni, nonché a diverse aree del mondo non occidentale.