Dalla Relazione Europea sulle sostanze stupefacenti 2019 emergono dati sempre più preoccupanti sia sul possesso che sul loro uso in Europa. Dagli ultimi dati infatti sembrerebbe che nel nostro continente la disponibilità di cocaina sia aumentata, con sequestri che hanno raggiunto livelli record. Se nel 2016 si parlava di 98mila, 2017 sono diventati 104mila. Questo significa 140,4 tonnellate in più, cioè circa il doppio del quantitativo sequestrato nel 2016 (70,9 tonnellate).

Secondo le stime contenute nella Relazione, nel 2017 in Europa circa 2,6 milioni di persone tra i 15 ed i 34 anni hanno utilizzato lo stupefacente e un recente studio sui residui di sostanze vietate nelle acque reflue ha rivelato un aumento dei metaboliti della cocaina tra il 2017 ed il 2018 in alcune città di Belgio, Spagna, Olanda, e Regno Unito.

I paesi peggiori per consumo di sostanze stupefacenti

La Spagna, il Regno Unito e la Francia insieme rappresentano i due terzi dei sequestri di sostanze stupefacenti effettuati nell'Unione Europea. I sequestri di cocaina, la seconda sostanza più consumata dopo la cannabis sia in Spagna che in Europa, sono a livelli record. Questo non solo per il suo grado di purezza nella vendita al dettaglio, ma anche perché oggi la gerarchia dei “grandi capi” convive con strutture e mezzi sempre più orizzontali e frammentati, soprattutto quelli tecnologici come i cellulari ed i social network.

Il paese in cui coca e cannabis vengono consumate di più in Europa, in relazione alla sua popolazione, si conferma essere anche quest’anno la Spagna.

Ad affiancarla però stanno arrivando Regno Unito e Francia che insieme alla Spagna, nonostante siano circa un terzo della popolazione europea, rappresentano oltre i due terzi dei sequestri.

La situazione in Italia

Anche nel nostro paese la situazione non è migliorata negli ultimi anni, anzi sembra seguire le orme degli altri paesi del Continente europeo.

Firenze, in particolare, sembra essere diventata la città dove si consuma maggiormente la devastante sostanza. Se già nel 2014 aveva acquisito questa nomea dopo che da una ricerca era emerso che un fiorentino su cento ne fa uso, nel 2019 sembra che non esista un lato della città dove lo spaccio non sia presente.

Sono continui i reportage di giornalisti nazionali e locali che raccontano chi incontrano nella notte, cosa gli offrono, i prezzi e le proposte.

Una cosa sconcertante un problema conosciuto ma rimasto in silenzio per troppo tempo. Da uno studio di qualche mese fa è emerso che le bande di spacciatori non si fanno neppure più la guerra, perché ognuno ha la propria clientela e di clienti ce ne sono per tutti.

La mappa dello spaccio in città però è sconcertante: non c’è un posto a Firenze in cui non si possa acquistare qualche sostanza stupefacente, ce n’è per tutti i gusti e di tutti i tipi, offerta o su richiesta. A controllare questi giri sono sempre le stesse persone di paesi africani, soprattutto senegalesi e nigeriani.