"C'è una Bibbiano in moltissimi Psz (Piani sociali di zona)". Con queste parole, e con questo ossimoro, il consigliere regionale della Puglia Mario Conca, del Movimento Cinque Stelle, apre il suo post sui social network. Nello stesso, il politico, informa che ci sarebbero tanti casi di affidi, ritenuti illeciti anche in Puglia, solo che, essendo fatti di cronaca forse di minore importanza rispetto a quanto successo a Bibbiano, i media e la stampa locale e nazionale non ne parlano. A tal proposito ricordiamo, in breve, cosa è successo nella cittadina emiliana: gli investigatori infatti avrebbero scoperto un presunto giro di affidi illeciti all'interno dei servizi social della Val D'Enza.

I piccoli sarebbero stati sottoposti anche all'elettroshock, una pratica che sarebbe servita per manipolare la loro mente. Per Conca, dirigenze amministrative comunali e cooperative sarebbero colluse e tale comportamento sarebbero pressoché identico in moltissime parti d'Italia, e quindi nella stessa Puglia.

Tante le segnalazioni ricevute dal consigliere

Mario Conca, sempre nel suo post, informa che avrebbe constatato di persona la non volontà degli ambiti comunali a perfezionare anche il percorso di affidamento dei minori, che porterebbe nelle casse dei comuni un ingente risparmio in termini di denaro, e non solo. Il consigliere poi, così come anche ripreso dai colleghi della testata giornalistica locale online, Foggia Today, sottolinea che la corruzione del sistema amministrativo sarebbe maggiore proprio nei comuni più piccoli.

Infatti, Conca, sempre secondo quanto spiega nel suo post, avrebbe ricevuto delle segnalazioni sia dal Gargano, ma anche dal profondo sud della regione: il Salento. Il pentastellato ritiene quindi che ci siano grandi interessi negli ambiti comunali, e proprio lui personalmente ha chiesto di commissariarne alcuni.

I costi e il presunto business

Il politico ha continuato il suo post spiegando come funziona il sistema degli affidi, e quindi il presunto business che ci sarebbe dietro. Conca spiega che per mantenere un minore ospitato in una struttura apposita ci vorrebbero circa 2.500 euro al mese, mentre questo scende, e di tanto, intorno alle seicento euro, se si perfezionasse il sistema degli affidi, come già detto.

Se si usasse la prima opzione, ravvisa il consigliere, non ci si guadagnerebbe praticamente nulla, mentre dal secondo modus operandi si potrebbero ottenere svariati benefici, ovvero posti di lavoro e voti. Il consigliere poi porge una domanda agli internauti, portando l'esempio di una madre che ha 4 figli, e che deve essere mantenuta in una struttura per un anno: tutto questo costerebbe ben 200 mila euro. Proprio qui scatta la domanda del consigliere, che si chiede anche come mai gli ambiti comunali non le passino duemila euro al mese, facendola vivere in una casa dignitosa e risparmiando tantissimi soldi. Secondo Conca è la regione che dovrebbe vigilare su questo sistema. Chiudendo il suo intervento sui social, Mario Conca informa tutti che l'attenzione su questi casi resterà comunque alta.