Questa mattina la Polizia di Stato di Reggio Calabria, in collaborazione con la Dda (Direzione distrettuale antimafia), coordinate dalla locale Procura, hanno eseguito 17 ordinanze di custodia cautelare sia in carcere che ai domiciliari nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti al servizio della potente cosca ritenuta di stampo mafioso dei Libri. Tra gli indagati ci sono politici e noti imprenditori calabresi. Tra gli arrestati spicca il nome di Sebastiano Romeo, capogruppo del Pd al consiglio regionale della Calabria e quello di Alessandro Nicolò, di Fdi.

Tale sodalizio, secondo chi indaga, avrebbe avuto un ruolo di primo piano durante le elezioni regionali del 2014.

Le accuse

L'operazione in questione è stata denominata "Libro Nero": le indagini sono state lunghe e complesse, e secondo quanto riferisce il quotidiano La Stampa, il tutto è stato eseguito anche con la collaborazione del nucleo Sco. Si sarebbero quindi ricostruite tutte le dinamiche della cosca Libri, la quale controllerebbe numerosi quartieri di Reggio Calabria. Tutti gli indagati, dovranno rispondere, a vario titolo, di reati gravissimi, tra cui quello di associazione mafiosa, porto illegale da arma da sparo in luogo pubblico, turbata libertà degli incanti e tentata di corruzione.

Il blitz ha visto impegnati circa 150 uomini delle forze di polizia. Gli inquirenti hanno rilevato anche che taluni imprenditori non sembravano affatto coinvolti in tali giri illeciti, ma i relativi accertamenti posti in essere dagli inquirenti hanno stabilito che questi ultimi erano pienamente coinvolti nelle dinamiche della cosca.

Gli investigatori informano che tali imprenditori avrebbero ricevuto dei finanziamenti occulti, e per questo quindi avrebbero agevolato le attività criminose del sodalizio.

Perquisizioni e sequestri

Contestualmente agli arresti, gli agenti in servizio hanno eseguito numerose perquisizioni e sequestri in tante società ritenute appartenenti al gruppo in questione.

Inoltre, proprio l'ascesa di un politico in particolare sarebbe stata supportata proprio dalla cosca Libri, almeno così si apprende dai media nazionali. Il valore dei beni sequestrati ammonterebbe a svariati milioni di euro. Il senatore del Pd, Ernesto Magorno, è molto preoccupato per quanto avvenuto, e annuncia che adesso ci vuole un serio intervento della segreteria nazionale dei dem in tutta la regione. Magorno si sarebbe anche autosospeso dallo stesso Pd. Sicuramente nelle prossime ore, o al massimo nei prossimi giorni, ci saranno ulteriori aggiornamenti sull'inchiesta in questione. Determinanti, per chiudere il cerchio intorno al sodalizio, sono state le intercettazioni e alcune dichiarazioni dei collaboratori di giustizia.