I carabinieri della stazione di Francavilla Fontana, nel brindisino, hanno proceduto ad un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone del luogo, accusate entrambe di aver vessato e minacciato una donna.

Quest'ultima sarebbe stata moglie di un 45enne, che era già detenuto. Nonostante la sua condizione, si è scoperto, a seguito di una denuncia formale presentata dalla vittima, che l'uomo osava importunarla tramite l'utilizzo di due telefoni cellulari. Per anni l'avrebbe minacciata, costringendola anche a versargli la somma di 500 euro mensili per il suo mantenimento.

L'uomo sta attualmente scontando una pena detentiva in una struttura carceraria che si trova fuori dalla regione Puglia: tale reclusione finirà nel 2028.

Ad essere arrestato, stavolta in regime di domiciliari, è stato anche l'ex suocero 86enne della vittima, il quale non avrebbe mai accettato la fine della relazione tra suo figlio e la donna.

La ricarica alla poste-pay

Sarebbero due gli episodi chiave che hanno convinto la vittima a rivolgersi ai carabinieri: uno si è verificato nel mese di maggio di quest'anno, quando il detenuto le avrebbe telefonato, e minacciandola di morte, l'avrebbe costretta ad effettuare una ricarica ad una carta poste-pay che aveva come beneficiario una terza persona sconosciuta.

In quell'occasione l'operazione fu eseguita materialmente proprio dal suocero, a cui la vittima avrebbe consegnato la somma di 300 euro.

A luglio poi si è verificato un altro episodio: l'ex coniuge avrebbe tentato di costringerla a farsi assumere in un' azienda agricola intestata al figlio minore, di cui la donna, secondo quanto riferisce la testata giornalistica online Brindisi Report, è tutrice.

Tale stratagemma era stato studiato appositamente dall'arrestato al fine di poter ottenere lo stato di semilibertà.

La denuncia

Quando la signora si è recata dai militari dell'Arma per effettuare la denuncia, la stessa ha raccontato che tutto sarebbe cominciato quando ha voluto interrompere il rapporto con l'ex coniuge, che si trovava già recluso.

La decisione non è stata presa bene né dal marito né dal suocero, che quindi, con i loro atteggiamenti vessatori, hanno creato nella donna una situazione di profonda inquietudine. I cellulari di cui l'uomo faceva utilizzo sono stati trovati nella sua cella e posti quindi sotto sequestro.

La firma sull'ordinanza di custodia per i due uomini è quella del gip di Brindisi, Maurizio Saso, su richiesta del pubblico ministero Giampiero Nascimbeni. Probabilmente nelle prossime ore, o al massimo nei prossimi giorni, si potranno conoscere ulteriori dettagli su questo brutto fatto di cronaca.