In queste ore un gigantesco incendio sta divorando letteralmente l'isola spagnola di Gran Canaria, la più grande dell'omonimo arcipelago. Secondo quanto riferito dai media locali e nazionali, pare che il rogo sia partito da alcuni lavori di saldatura, che avrebbero provocato delle scintille, le quali hanno poi innescato l'incendio. Le cause comunque sono ancora tutte da chiarire. In poco meno di 48 ore il rogo ha distrutto mille ettari di bosco, e altrettante persone sono state fatte evacuare per precauzione, in quanto le fiamme sono davvero molto vicine ad alcuni centri abitati.

Il fumo è visibile da quasi tutta l'isola, e come si vede dalle immagini diffuse dalla stampa internazionale ha provocato una grande coltre di fumo che ha ricoperto il cielo canario. Al momento sono al lavoro circa 200 Vigili del Fuoco, che stanno operando anche con ben 10 aerei canadair. La speranza è quella che il rogo non raggiunga il barranco di Degollada del vulcano Teide, in direzione di La Aldea, in quanto le conseguenze sarebbero incalcolabili. I danni sono già comunque abbastanza ingenti.

Il presidente delle Isole Canarie sul rogo: 'Né controllato, né stabilizzato'

Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente delle Isole Canarie, che è una comunità autonoma della Spagna. L'uomo ha riferito che purtroppo l'incendio, ad ora, non è stato né controllato e né stabilizzato.

Le fiamme hanno raggiunto l'area inserita nel Patrimonio dell'Umanità di Risco Caído, ma anche la località di Montañas Sagrada. Proprio chi si trovava vicino a questa zona è stato invitato a lasciare le proprie case. Ieri, domenica 11 agosto, circa 600 persone hanno lavorato su diversi turni per tenere a bada l'incendio. Sono stati già oltre 300.000 i litri di acqua versati sulle fiamme, che non accennano a diminuire di un centimetro, e che continua pericolosamente ad avanzare.

Vento forte

A peggiorare le condizioni è anche il vento, che nelle prossime ore potrebbe anche raggiungere gli 80 chilometri orari: questa situazione potrebbe dare ulteriore linfa vitale alle lingue di fuoco. Secondo quanto riferisce la pagina social di Leggo Gran Canaria, il rogo interessa l'area di ben quattro comuni, ovvero Artenara, Tejeda, Gáldar e Moya, e si trova proprio al confine con Guìa e La Aldea.

Sicuramente nelle prossime ore ci saranno ulteriori aggiornamenti su questo brutto incendio: le autorità canarie, aiutate anche dall'Unità Militare di Emergenza (UME), stanno davvero facendo di tutto per poter contenere i danni. Al momento inoltre non si registrano feriti o vittime. Tutti si augurano che l'incendio venga domato al più presto. Quanto sta succedendo a Gran Canaria ha sconvolto, oltre agli abitanti del posto, anche i numerosi turisti italiani che in questo periodo si trovano in vacanza nell'arcipelago spagnolo.