L'omicidio di Luca Sacchi sta assumendo contorni sempre più inquietanti. Il ragazzo, ucciso mercoledì 23 ottobre con un colpo di pistola davanti ad un pub di Roma (quartiere Appio Latino), sarebbe stato prima colpito da una mazza da baseball. Gli inquirenti non escludono che il giovane personal trainer, 25 anni ancora da compiere, possa essere stato coinvolto in una faida tra pusher. Intanto l'interrogatorio di Anastasiya Kylemnyk, fidanzata di Luca, è slittato alla prossima settimana.

Luca colpito con una mazza da baseball

Secondo i primi risultati dell'autopsia, Luca Sacchi, prima di essere freddato con un colpo di pistola alla nuca, avrebbe tentato di difendersi e sarebbe stato colpito con un bastone.

Con ogni probabilità la stessa mazza da baseball fatta ritrovare da Paolo Pirino (21enne romano accusato, con il coetaneo Valerio Del Grosso, di omicidio). Con la stessa arma, i due arrestati, avrebbero anche aggredito - allo scopo di rubarle lo zainetto - anche Anastasiya Kylemnyk.

Il ruolo della giovane, 25 anni, è ancora da tutto da definire. Il racconto di Nastia, come si fa chiamare sui social, presenta più di un'incongruenza. La sua versione, inoltre, è stata smentita dal sistema di videosorveglianza del quartiere e anche dalla testimonianza di un residente. Le videocamere hanno filmato la Smart dei due ventenni arrestati, ma non l'istante in cui l'hanno picchiata con la mazza. Elio, che vive in via Franco Bartoloni, a due passi dal John Cabot Pub, ha invece riferito agli inquirenti che quando ha sentito il colpo di pistola stava fumando alla finestra: "Ho visto il corpo a terra di quel ragazzo - ha dichiarato - e non c'era nessuno con lui".

Nastia doveva essere ascoltata oggi dalla pm Nadia Plastina, ma il suo interrogatorio è slittato alla prossima settimana. I magistrati, sperano che la giovane possa fornire dettagli utili per delineare con chiarezza il quadro in cui è maturato l'omicidio.

Ipotesi guerra tra pusher

Luca Sacchi, non è stato ucciso durante una "normale" rapina.

Gli inquirenti non escludono che la coppia fosse coinvolta in un giro di droga. La Procura di Roma, nelle prossime ore, potrebbe aprire un nuovo filone d’inchiesta per traffico di stupefacenti. Si vuole, infatti, capire, se davanti all’Appio Latino sia nata, anche solo a livello embrionale, una nuova piazza di spaccio che va a raccordarsi con il giro, ben noto, di San Basilio e di Tor Bella Monaca.

In questo contesto, potrebbero essere nate frizioni e competizioni che, in qualche modo, hanno investito anche il personal trainer.

Se è vero che Anastasia Kylemnyk, aveva nello zainetto ben più di 2.000 euro, è poco credibile che tutto quel denaro servisse per l’acquisto di dosi di marijuana destinate all’uso personale o per "un giro di amici". Gli investigatori, ipotizzando un appuntamento convenuto non trascurano, quindi, la possibilità che Luca possa essere stato ucciso durante una faida o una guerra tra pusher.