Hashish, marijuana, armi, munizioni, auto e moto rubate. Ma soprattutto l’ombra della mafia nigeriana che si affaccia in tutta la Sardegna. Ne sono convinti gli uomini della Squadra Mobile di Cagliari che martedì mattina, a Quartu Sant’Elena, hanno arrestato con le pesanti accuse di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti due ragazzi nigeriani: Yly Aimienoho e Innocent Iboi, rispettivamente di 31 e 34 anni. In manette è finito anche un 48enne cagliaritano, Luca Mascia, volto conosciuto alle forze dell’ordine. L’uomo è accusato di ricettazione, detenzione di armi, munizioni e anche possesso di droga.

I tre, dopo tutte le formalità di rito, sono stati rinchiusi in una cella del carcere di Uta, in attesa di essere ascoltati dal pubblico ministero di turno che si occuperà del caso. Durante la perquisizione i poliziotti hanno anche recuperato una tunica e un basco: capi d’abbigliamento generalmente utilizzati dall’organizzazione criminale nigeriana “Supreme Eiye Confraternity”. I vestiti, dalle indagini, si è scoperto appartenessero proprio a uno degli arrestati, Yly Aimienoho. L’uomo infatti – secondo gli investigatori – avrebbe fatto parte della cellula cagliaritana dell’organizzazione criminale nigeriana denominata “Calypso Nest”.

Le sorprese dopo la perquisizione

Il blitz del gruppo "Falchi” della Squadra Mobile di Cagliari, coordinato dal dirigente Giuseppe Pititto, è scattato la scorsa mattina in via Pillai, a Quartu Sant’Elena, proprio a pochi passi dalla statale 554.

Gli investigatori della polizia infatti avevano ricevuto diverse segnalazioni che parlavano di un possibile luogo di spaccio, proprio nel seminterrato di un’abitazione, abitata da due giovani nigeriani. Proprio per questo motivo, martedì 8 gli uomini della Mobile – con l’aiuto delle unità cinofile della Guardia di Finanza – hanno effettuato una perquisizione nella casa in uso ai due stranieri.

E proprio nel seminterrato hanno avuto la conferma dei loro sospetti. All’interno di una borsa frigo infatti hanno recuperato circa 400 grammi di marijuana e anche denaro, 890 euro, diviso in banconote di piccolo taglio e probabilmente frutto della vendita della droga. Oltre che alla tunica e al basco (divisa dell’organizzazione mafiosa nigeriana), di proprietà di Yly Aimienoho.

Armi, droga e munizioni

Durante la perquisizione gli agenti della Squadra Mobile hanno notato che all’esterno del seminterrato c’era una sorta di rimessa di auto, alcune già smontate. Magazzino che poi si è scoperto fosse in locazione a Luca Mascia. Gli agenti a quel punto hanno effettuato una seconda perquisizione e hanno avuto un’altra bella sorpresa. Nel garage infatti c’erano quattro automobili (una già smontata) e una moto, tutte poi risultate rubate. All’interno di una delle vetture sono stati recuperati 120 grammi di hashish. Mentre da un’altra auto sono saltati fuori un fucile calibro 12 (con tre cartucce) e un altro fucile calibro 22, con due caricatori e 10 proiettili già inseriti. Ma non solo, la perquisizione ha anche permesso il sequestro di numerose munizioni, oltre 500 pezzi e anche un passamontagna. Secondo la Polizia il magazzino era in uso a Luca Mascia che ora dovrà trovarsi un buon avvocato che lo difenda dalle pesanti accuse mosse dalla Procura della Repubblica.