Il coronavirus comincia a coinvolgere anche il nostro Paese. Si tratta di una infezione che nei casi più gravi può portare a polmonite acuta e anche alla morte. L'epidemia ha avuto inizio a Wuhan, una città della Cina che si trova nella provincia dell'Hubei. Tutto, secondo i primi riscontri scientifici, sarebbe partito dal mercato del pesce della megalopoli cinese. Il virus si sarebbe trovato all'interno di alcuni animali selvatici, come pipistrelli e serpenti. I ricercatori, è bene precisarlo, stanno comunque tentando di chiarire con certezza da dove sia partito il virus.

Fatto sta che nel "Paese del Dragone" si contano già oltre 200 morti, mentre circa 4.000 sarebbero i casi di contagio accertati. Il male ha cominciato a diffondersi anche alle nostre latitudini e infatti nelle scorse ore sono stati accertati i primi due casi in Italia. Nelle scorse ore il 'Nuovo Quotidiano di Puglia', sulle sue pagine online, ha riportato la notizia di una donna cinese di 43 anni giunta ieri sera presso l'ospedale Vito Fazzi con sintomi simili a quelli del coronavirus che, lo ricordiamo, sono soprattutto febbre alta e tosse.

Paziente trasferita a Bari

Da quanto si apprende dalle prime indiscrezioni che giungono dalla Puglia pare che la donna sia stata trasferita presso il Policlinico di Bari, dove i campioni prelevati dalla paziente sono stati trasportati presso l'ospedale Spallanzani di Roma, struttura specializzata in malattie infettive: gli esami dei sanitari della capitale hanno fortunatamente escluso che la signora possa essere stata contagiata dal virus cinese.

In provincia di Lecce è il secondo caso di sospetto coronavirus nel giro di poche ore: l'altro giorno una donna, sempre di origini cinesi, era stata trasferita anch'essa a Bari dopo aver accusato i sintomi tipici del virus. Gli esami dello stesso Spallanzani però fugarono ogni dubbio: il virus contratto dalla signora non apparteneva al nuovo ceppo del coronavirus.

La signora ricoverata oggi è stata poco tempo fa a Roma, dove ha incontrato alcuni connazionali che erano stati poco tempo prima in Cina e, proprio per questo, si è preoccupata quando ha accusato i primi sintomi di malessere.

Psicosi collettiva

La malattia in questione sta spaventando milioni di persone in tutto il mondo. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato l'allerta su scala globale e i ricercatori stanno cercando faticosamente di trovare un vaccino per contrastare il virus.

Il periodo di incubazione della malattia varia da uno fino a 14 giorni: il paziente infetto, anche se ha il virus incubato, può trasmettere ugualmente ad un'altra persona la malattia. L'Italia ieri ha sospeso tutti i voli da e per la Cina, mentre il Presidente del Consiglio Conte ha annunciato che il Governo sta seguendo con attenzione l'evolversi della vicenda.