Continua a far paura il pericoloso coronavirus, la malattia simile ad una polmonite che sta colpendo in queste ultime settimane la Cina e che si è diffusa in diverse parti del mondo. Al momento sarebbero 722 i morti accertati nel solo Paese del Dragone: la maggior parte dei decessi è avvenuta nella città di Wuhan, il luogo appunto dal quale è partita l'epidemia. Nelle scorse ore l'ambasciata americana nel nostro Paese ha confermato che a Wuhan si è verificato il primo decesso di un cittadino originario degli Stati Uniti. Secondo le prime indiscrezioni che giungono dalle autorità, si tratterebbe di un uomo di 60 anni che si trovava nella megalopoli cinese.

La morte del soggetto in questione è avvenuta il 6 febbraio scorso.

I casi di contagiati nel mondo salgono a 34.500, 722 i decessi

Nel frattempo il virus, come già detto in precedenza, è uscito dai confini cinesi e si è diffuso in diverse parti del mondo. Anche nel nostro Paese si sono registrati tre casi accertati di coronavirus: si tratta precisamente di due cittadini cinesi e di un cittadino italiano, attualmente ricoverati all'ospedale Spallanzani di Roma, struttura specializzata nella cura delle malattie infettive. Proprio qui negli scorsi giorni i ricercatori sono riusciti ad isolare il virus e per questo si spera che in tempi brevi venga trovata una cura per questa malattia. Occorre ricordare che non è ancora ben noto da dove sia partito il male.

I ricercatori ipotizzano che la malattia fosse insita in alcuni animali selvatici, come pipistrelli o serpenti, e che successivamente sia passata all'uomo, ma tutto questo dovrà ancora essere accertato con precisione. Le autorità sanitarie cinesi hanno dichiarato che i morti da coronavirus hanno superato quelli da Sars, un'altra epidemia che destò preoccupazione in tutto il mondo negli anni 2002 e 2003.

In quell'occasione i decessi si attestarono a 650.

In Giappone bloccata una nave da crociera

Intanto cresce il numero di contagiati anche sulla nave da crociera ormeggiata nel porto di Yokohama, dove nelle scorse ore le autorità nipponiche hanno accertato ben 64 casi di persone affette dal virus cinese. Tutti i passeggeri, fino a nuovo ordine, non potranno scendere dalla nave.

A bordo di essa si trovano anche 35 italiani, la cui situazione però è sotto controllo e non sarebbero affetti dal virus. I contagiati sono stati trasferiti in una apposita struttura ospedaliera, gli ultimi sono stati due cittadini statunitensi e un cinese. Sicuramente nelle prossime ore ci sarà un ulteriore aggiornamento sulla situazione riguardo alla diffusione del coronavirus e sulle condizioni dei pazienti ricoverati nei vari ospedali del mondo. L'attenzione resta alta e sono ormai capillari i controlli soprattutto presso gli aeroporti di tutto il mondo.