È arrivata la Quaresima, ed il Papa ha avuto l'occasione di ribadire alle persone convenute nell'udienza generale, che si è svolta in piazza San Pietro il 26 febbraio, di ritornare ad essere un po' più sobri e ad avere comportamenti in linea con lo spirito quaresimale. In particolare, ha posto l'accento su cosa il fedele deve fare in questo tempo forte, preludio all'arrivo della Pasqua: spegnere la televisione e aprire di più la Bibbia; staccare gli occhi dal telefonino e avere una connessione diretta con Dio.

Il consiglio di papa Francesco per fare bene il cammino quaresimale

Il cammino quaresimale è un periodo di conversione personale, che il fedele ha da compiere in questi quaranta giorni come purificazione. Un cammino complesso, che ha come obiettivo il raggiungimento della vicinanza con il Signore. E non ha usato mezzi termini papa Francesco quando ha detto che in questi ultimi tempi c'è stata molta violenza verbale, spesso usata negli ultimi fatti accaduti in questi giorni, che hanno scatenato l'odio, si sono usate parole offensive e nocive per la persona umana, un atteggiamento amplificato all'ennesima potenza usando la rete, ossia internet e i social. Per cui, come ha detto il pontefice, la "quaresima diventa un tempo propizio per fare spazio alla parola di Dio".

Un invito fatto ai fedeli, presenti numerosi come sempre, per ascoltare le parole del capo della chiesa cattolica, quello di limitare l'uso dei mezzi di comunicazione di massa (radio e televisione in primis), cosi come limitare al minimo l'uso di smartphone e cellulari, e fare spazio alla voce di Dio creatore, per dedicarsi in questo periodo ad una "sana ecologia del cuore", facendo pulizia di vocaboli inutili e dannosi per la salvezza della propria anima.

Non è la prima volta che il Santo Padre ha fatto questo discorso riguardo l'uso dei vari mezzi usati nelle comunicazioni: lo ha già fatto nel 2015, in un'altra udienza generale, sottolineando il fatto che spesso, allora come adesso, si è visto come le famiglie non hanno più vita in comune da troppo tempo, e ha auspicato un ritorno a quelle origini che hanno determinato la nascita dei nuclei familiari.

Un concetto di rivoluzione del cuore che il Papa ha fatto rendendosi conto da tempo che questo cammino di conversione personale e familiare si è reso necessario, perché è troppo faticoso per l'essere umano di oggi ascoltare la chiamata di Gesù che "grida nei cuori deserti dell'uomo".

Il Papa ha ricordato gli ammalati di Coronavirus e i lavoratori di Air Italy

Non è mancato, a conclusione dell'incontro, un riferimento a due temi scottanti che hanno da qualche giorno predominato sulle prime pagine dei giornali: gli ammalati di Coronavirus, ai quali papa Bergoglio, vicino a loro nella preghiera, ha augurato una pronta guarigione, con la speranza di trovare al più presto un rimedio per debellare in modo radicale questo bacillo che ha infettato persone in tutto il mondo.

Molto più preoccupato, il successore di san Pietro, per la situazione dei lavoratori della compagnia italiana di Air Italy, che stanno vedendo andare in fumo sacrifici di anni di lavoro, perché la loro azienda ha dichiarato nei giorni scorsi di chiudere l'esperienza lavorativa qualificata della seconda compagnia aerea battente bandiera italiana. Ed ha espresso vicinanza agli stessi dipendenti affinché arrivi una pronta soluzione del loro problema occupazionale, perché tutte le parti istituzionali impegnate in questa controversia arrivino ad una equa risoluzione a garanzia dei moltissimi posti di lavoro a rischio. Alla fine, gli immancabili selfie dei fedeli con il papa argentino che ha salutato tutti con la massima cordialità.