Aurora Grazini è morta a 16 anni, per il momento senza un perché. La Procura di Viterbo vuole venire a capo di quello che sembra un caso di malasanità ed ha aperto un fascicolo e indagato per omicidio colposo Daniele Angelini, primario del pronto soccorso dell’ospedale Belcolle di Viterbo, il medico che l'ha visitata.

I genitori della ragazza, Giancarlo Grazini e Anna Maria Gambetta, non si danno pace e la comunità di Montefiascone, il paese in provincia di Viterbo dove viveva con la famiglia, è sconvolta. Aurora si era sentita male il 14 febbraio, così la madre e il padre l'avevano accompagnata all'ospedale di Belcolle: i medici avevano suggerito per la ragazza un supporto psicologico.

Tornata a casa, respirava male ma non si lamentava e niente lasciava intendere quel che è accaduto. L'indomani mattina, 15 febbraio, è stata trovata nel suo letto senza vita dalla mamma.

Aurora Grazini, i parenti accusano i medici di negligenza

"Se porti un cane dal veterinario, lo tengono ore in osservazione. Aurora al pronto soccorso c'è stata 20 minuti". Intervistata dal Corriere della Sera, la mamma Anna Maria ha ricostruito le ultime ore di vita di sua figlia, ribadendo che si batterà perché sia fatta chiarezza e giustizia sulla sua morte assurda.

Lo scorso 14 febbraio Aurora Grazini era viva: la mattina, a casa, si era lavata i capelli, non vedeva l'ora di andare al galà dello studente previsto per il giorno dopo, poi la domenica ci sarebbero stati i festeggiamenti del Carnevale di Montefiascone.

Ma le cose sono andate diversamente.

All'ora di pranzo, Aurora ha cominciato a sentirsi male. Rachele la sorella più grande, di 18 anni, ha avvisato la mamma, dicendole che la sorella non respirava. Chiamato il 118, l'ambulanza l'ha portata all'ospedale Belcolle di Viterbo: sul mezzo c'era anche Anna Maria, che si è stretta al petto la figlia per rassicurarla.

"Aurora respirava male, aveva un dolore al cuore, ma parlava e camminava normalmente" ha raccontato la mamma.

Giunte al pronto soccorso, in visita è stato chiesto cosa fosse successo. Aurora aveva avuto tosse, febbre, un'infiammazione della pelle e per 16 giorni i genitori l'avevano tenuta a riposo non mandandola a scuola. Anna Maria ha riferito che i medici le avrebbero detto che non c'era alcun problema fisico.

"Ma come potevano saperlo: non le hanno fatto neanche un emocromo", protesta. Anche una zia della vittima a Mattino Cinque ha riferito che i medici non avrebbero fatto alcun accertamento: "L’hanno mandata via senza fare una tac, una radiografia, un esame del sangue". Il medico che l'ha visitata, ora raggiunto da avviso di garanzia, le avrebbe fissato un appuntamento con un neuropsichiatra per il lunedì. L'unico intervento prima delle dimissioni è consistito nel somministrarle 15 gocce di un ansiolitico base di benzodiazepine. "La mamma ne ha contate 20", ha riferito Rachele, sottolineando che sua sorella pesava 45 chili.

Dalle dimissioni al decesso di Aurora Grazini

Dopo che Aurora Grazini è stata dimessa, papà Giancarlo è andato a prendere lei e la moglie all'ospedale per portarle a casa nella villetta tra le campagne di Montefiascone dove la famiglia vive.

Aurora era molto debole e faceva fatica a camminare, ma anche a respirare. Le gocce a base di benzodiazepine avrebbero subito 'intontito' la ragazza: ne sono convinti i genitori e anche il nonno, Ilario Gambetta. Al papà, che cercava di sorreggerla, aveva detto di non strattonarla. Poi non ha più parlato.

La mamma e il padre l'hanno vegliata tutta la notte sistemandole i cuscini. "Non sapevamo che fare, non abbiamo capito, Aurora non si lamentava", si dispera la mamma. Invece l'indomani mattina la ragazza ha esalato l'ultimo respiro. Inutili l'intervento di un'eliambulanza e i tentativi di rianimarla per un'ora e mezza. A distruggere la famiglia, oltre al dolore della perdita, le inesattezze scritte sui giornali: che i genitori fossero separati, che Aurora avesse perso tanti chili dopo la rottura con un fidanzato.

La mamma ha detto che sua figlia, studentessa al terzo anno di ragioneria, era caratterialmente forte e non si sarebbe lasciata abbattere da una storiella finita.

Aurora Grazini, autopsia e indagini

Gli inquirenti hanno acquisito i referti dell'ospedale e ascoltato i genitori. Questo pomeriggio, all'obitorio del cimitero San Lazzaro di Viterbo, si è svolta l’autopsia sul corpo di Aurora su incarico del pubblico ministero titolare del fascicolo, Eliana Dolce. L'esame sarà decisivo per capire cosa sia accaduto alla ragazza e quale sia stata la causa del decesso.

La Asl di Viterbo sostiene che Aurora Grazini non avrebbe mai lamentato problemi prettamente fisici, ma avrebbe avuto una crisi di pianto associata a uno stato d'ansia e a un attacco di panico.

I genitori insistono: aveva problemi respiratori e avvertiva un dolore al cuore. Come da prassi, saranno eseguiti anche gli esami tossicologici nell'ipotesi che Aurora possa aver preso qualche sostanza collegata al decesso. Ipotesi che appare improbabile perché i genitori le sono stati sempre accanto fino alla fine.